Signore di Parma (n. 1303 circa - m. Milano 1364); riconquistò nel 1341, togliendola a Mastino della Scala, la signoria di Parma, perduta dal padre Giberto nel 1316; ma nel 1344 la vendette segretamente a Obizzo d'Este. Fu protettore di letterati e il Petrarca gli dedicò il De remediis utriusque fortunae (1354-1366) ...
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Comune della prov. di Reggio nell’Emilia (77,8 km2 con 23.735 ab. nel 2008).
Borgo fortificato nell’11° sec., sul finire del 12° entrò nei domini dei signori daCorreggio cui rimase fino al 1634 (contea [...] Merulo, il pittore A. Allegri detto il Correggio.
I daCorreggio discendevano forse da Frogerio (m. 1029 ca.). Acquistarono potenza nel Cavalcabò, perse anche Parma. Il dominio su Parma fu ripreso daAzzo (n. 1303 ca. - Milano 1364) che nel 1341 ...
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CORREGGIO (de Corigia, da Corezo), Giberto da
Giorgio Montecchi
Figlio di Guido e di Mabilia di Giberto da Gente, nacque a Parma probabilmente tra il 1270 e il 1280. Il padre morì il 15 genn. 1299 al [...] 1795, pp. 31-40; Id., Diz. topografico-stor. digli Stati estensi, I, Modena 1824. p. 179; Q. Bigi, Di AzzodaCorreggio e dei Correggio ricerche storiche, in Atti e mem. delle RR. Deput. di storia patria per le prov. modenesi e parmensi, III (1865 ...
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CORREGGIO (de Corigia, de Dentibus), Gherardo da
Giorgio Montecchi
Nato probabilmente nei primi anni del secolo XIII, appartenne alla nobile famiglia dei Correggio, anche se ben poco si può dire dei [...] 1824, p. 179; I.Affò, Storia della città di Parma Parma 1793, 111, pp. 179, 182, 225; Q. Bigi, Di AzzodaCorreggio e dei Correggio ricerche storiche, in Atti e mem. della R. Deput. di storia patria per le prov. modenesi e parmensi, III (1865), p ...
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CORREGGIO, Giberto da
Maria Elisabetta Marini Nicci
Figlio di Gherardo, nacque a Correggio verso il 1410. Poco si sa della sua giovinezza: è noto solo che fu allievo di Vittorino da Feltre a Mantova. [...] , Storia della Repubblica di Siena, Siena 1856, pp. 41-52; Q. Bigi, Di AzzodaCorreggio e dei Correggio, Modena 1866, pp. 38 s.; G. Pardi, Il processo postumo di G. da C., in Bullettino senese di storia patria, VIII (1901), pp. 274-309; L. Banchi ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] ms.), P. si recò a S. Pietro e depose la sua corona sull'altare. Di ritorno da Roma, si fermò a Parma, ospite di AzzodaCorreggio; poi dimorò, nei dintorni della città, nella solitudine di Selvapiana, dove stabilì il suo rifugio italiano. Tornato ...
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Signore di Verona, nato nel 1308 da Alboino e Beatrice di Correggio, morto il 3 giugno 1351, sposato nel 1328 a Taddea di Carrara, nipote di Marsilio già signore di Padova; successe col fratello Alberto [...] del 24 gennaio 1339 che gli lasciava solo Verona, Vicenza, Parma e Lucca; Parma gli fu tolta nel 1341 daAzzo di Correggio, Lucca fu da lui ceduta l'anno seguente ai Fiorentini. Gli ultimi dodici anni del governo di M. mostrano un'attività torbida e ...
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MALASPINA, Spinetta (Spinetta il Grande di Fosdinovo)
Franca Ragone
Membro di spicco della stirpe feudale della Val di Magra, le cui origini si fanno risalire alla frammentazione del ceppo obertengo [...] a espandere i confini del suo dominio in direzione di Parma: per suo conto il M. si recò ambasciatore con AzzodaCorreggio per convincere il papa Giovanni XXII e Giovanni di Boemia della legittimità delle mire territoriali del suo protettore.
Una ...
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DAL VERME, Luchino
Michael E. Mallett
Nato intorno al 1320 da Pietro e da Elisa de' Nogarola, apparteneva ad antica famiglia veronese. Il padre, Pietro, aveva compiuto una brillante carriera sia come [...] naturale di Mastino II, contro il tirannico regime di Cangrande II. Nel febbraio 1354 Fregnano, aiutato da Pietro Dal Verme e AzzodaCorreggio, cercò di approfittare dell'assenza di Cangrande, che si era recato in Germania, per impadronirsi del ...
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ZAMOREI, Gabrio
Silvia Argurio
Nacque a Parma tra la fine del 1294 e l'inizio del 1295 da una famiglia di rilievo che risiedeva nel quartiere di Porta Nuova almeno a partire dal XII secolo. Dalle parole [...] ; a ritenere che il destinatario dell’epistola non fosse Zamorei furono invece Giuseppe Fracassetti (1890, pp. 412-416: AzzodaCorreggio), Angelo Maria Bandini (1974-78, p. 274: Moggio Moggi) e Arnaldo Foresti (1977, pp. 171-173: Giovanni Fedolfi ...
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