Vescovo (m. Remiremont tra 640 e 643) diMetz dal 614, dopo essere stato militare e politico alla corte di Teodeberto II d'Austrasia. Nel 637 circa si ritirò a vita eremitica. È dedicata a lui l'abbazia [...] (sec. 7º) diMetz. Festa, a Metz, 19 agosto. ...
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. Figlio di Chilperico I e di Fredegonda, ereditò, fanciullo, dal padre (584) il trono di Neustria, sotto la tutela della madre. Fu esposto, indifeso, alle mire ambiziose e alle vendette di Brunechilde [...] Burgundia) ottennero piena autonomia, ognuna con proprî maggiordomi, la Burgundia, dal 623, con un proprio re, Dagoberto, figlio di C. ArnolfodiMetz e Pipino finirono con l'avere un potere effettivo più grande del re. C. morì nel 629.
Clotario III ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il regno dei Franchi
Ernst Erich Metzner (trad. it. a cura di Barbara Scardigli)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Franchi svolgono [...] ) della famiglia dei Pipinidi (così chiamati da Pipino I il Vecchio), o degli Arnolfingi (dal nome del vescovo ArnolfodiMetz), possono rifarsi, per legittimare il proprio potere, a idee ereditate da una lunga tradizione, almeno dopo la vittoria ...
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Figlio di Carlo il Calvo, detenne le abbazie di S. Medardo di Soissons, di S. ArnolfodiMetz, ecc.; ribellatosi al padre (870) fu preso, abbacinato (875) e relegato a Corbie; si rifugiò poi presso Ludovico [...] il Germanico che gli affidò l'abbazia di Echternach. ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] , il quale nacque nella regione di Limoges, imparò il mestiere di orafo e, successivamente, divenne il vescovo di Noyon; Desiderio di Cahors; Audouin di Rouen; Paul di Verdun; Sulpicius di Bourges; ArnolfodiMetz.
Nella società franca i giovani ...
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BORINO, Giovan Battista
Ottorino Bertolini
Nato l'8 dic. 1881 a Palestro (Pavia) da Vincenzo e da Maria Facchini, entrò nell'oratorio di Valdocco (Torino) nel 1892; qui divenne salesiano (come due dei [...] (Relazioni tra Gregorio VII ed Enrico IV dall'aprile 1073 all'aprile 1074), ibid., pp. 313-343; La lettera di Walone abate di S. ArnolfodiMetz e di S. Remigio di Reims a Gregorio VII (1073), in La Bibliofilia, LX (1958), pp. 2633; Olderico vescovo ...
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GIOVANNI di Fécamp
Tommaso Di Carpegna Falconieri
di Nato verso il 990, di G. si hanno poche notizie. Perfino il modo di denominarlo è incostante: per il luogo di nascita è detto da alcuni "di Ravenna", [...] simile, ma dai contenuti differenti, si ebbe invece negli anni 1047-49 tra G. e l'abate Guarino di S. ArnolfodiMetz. Il problema dei monaci fuorusciti, che fu l'oggetto principale della contesa (della quale è sopravvissuto uno scambio epistolare ...
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RICCARDO da Pofi
Fulvio Delle Donne
RICCARDO da Pofi. – Non si conosce con precisione l’anno di nascita di questo notaio, attivo presso la Curia pontificia e autore di una ponderosa Summa dictaminum, [...] Terracina in un privilegio con cui papa Urbano IV gli assegna il canonicato del convento di S. ArnolfodiMetz (Les registres d’Urbain IV, a cura di J. Guiraud, III, Paris 1904, n. 2591, p. 436, edito in Zur Kenntnis der Formularsammlung des Richard ...
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BERTULFO, santo
Paolo Bertolini
Nacque, sul finire del sec. VI, da una nobile famiglia probabilmente burgunda, da genitori pagani; pagano egli stesso, si convertì ben presto al cristianesimo, probabilmente [...] per influsso dei vescovo diMetz, Arnolfo, che era suo parente. Trasferitosi subito dopo a Metz, vi soggiornò per alcuni anni, approfondendo la sua preparazione religìosa sotto la guida spirituale dello stesso Arnolfa, della cui familia - come è ...
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METZ
E. Ponzo
(lat. Divodorum, Civitas Mediomatricorum; Mettis, Metis, Mes nei docc. medievali)
Città del Nord della Francia, situata nella regione della Lorena (dip. Moselle), poco a S della confluenza [...] culturale. Alla morte di Teodoberto II (596-612) i potenti del regno, fra i quali Pipino I il Vecchio e Arnolfo, vescovo di M. fra il , grazie a un'incisione del sec. 17°, opera di Chastillon (Histoire de Metz, 1986, p. 187), è noto l'aspetto del ...
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