Scrittrice (n. Cortona 1744 circa). Lasciò rime arcadiche, due tragedie (Zeffira, 1771; Saffo, 1776) e Riflessioni su l'abuso della poesia. ...
Leggi Tutto
Poeta ed erudito (Volterra 1701 - ivi 1785), sacerdote. Scrisse poesie arcadiche, le vite dei papi e cardinali da Clemente X a Clemente XII, e inoltre un'opera sull'Italia antica, nella quale arrivò a [...] sostenere la priorità della civiltà italica su quella greca. Donò a Volterra le sue collezioni di reperti archeologici, in massima parte etruschi, che ora costituiscono il Museo Guarnacci. Tra le opere, ...
Leggi Tutto
(gr. Λακωνική o Λακεδαιμονία; gr. tardo Λακωνία) Regione della Grecia (4132 km2), all’estremità SE del Peloponneso; nella parte centrale scorre il fiume Eurota. Le temperature sono elevate, le precipitazioni [...] Gizio, sulle coste NO del Golfo di Laconia.
La L., abitata agli inizi del 2° millennio a.C. da popolazioni arcadiche, fu invasa nel 15°-14° sec. da popolazioni partecipi della civiltà micenea che hanno lasciato notevoli vestigia sul colle di Terapne ...
Leggi Tutto
Scrittore romeno (Herta, Alta Moldavia, 1788 - Iaşi 1869). Studiò a Leopoli, a Vienna e a Roma (1808-12), dove frequentò l'atelier del Canova. Fu amico di Bianca Milesi, che gl'ispirò una serie di liriche [...] arcadiche, alcune in italiano, e conobbe V. Monti. Nel 1813, fu nominato professore di matematica alla accademia di Iaşi. Fu un promotore della scuola romena in Moldavia; organizzò, nel 1816, il primo teatro romeno; nel 1829 fondò il primo giornale ...
Leggi Tutto
Poeta greco (Giannina 1771 - Tsepèlovo 1823). Laureato all'univ. di Padova, fu medico alla corte di Alì Pascià di Giannina. Nel dibattito sulla lingua, si schierò a favore della demotica, proponendo anche [...] una semplificazione della grafia (῾Η ρομέηκη γλόσα "La lingua greca moderna", 1814). Scrisse liriche arcadiche (pubbl. per lo più postume nel 1827), in cui circola una gustosa vena satirica, e tradusse la Batracomiomachia. ...
Leggi Tutto
MOREELSE, Paulus
G. I. Hoogewerff
Pittore e architetto, nato nel 1571 ad Utrecht, morto ivi nel 1638. Formatosi nello studio del Miereveldt, fece un viaggio a Roma, donde era già tornato nel 1596. Nella [...] sua città nativa fu uomo stimato e influente. Dipinse composizioni storiche, arcadiche, mitologiche con figure al naturale, ma soprattutto ritratti. Questi hanno una naturalezza dignitosa e viva negli atteggiamenti delle persone; e specie quelli ...
Leggi Tutto
LOUSOI (οἱ Λουσοί)
L. Guerrini
Antica città dell'Arcadia. Nella parte settentrionale dell'Arcadia si innalzava un santuario di Artemide, famoso nell'antichità, situato in vicinanza, e strettamente connesso [...] con le città di Kleitor e L., che, come la maggior parte delle città arcadiche, si presentavano allo stato di rovina già all'inizio dell'èra volgare: οὐκέτ᾿εἰσὶν ἢ μόλις αὐτῶν ἴχνη ϕαίνεται καὶ σημεῖα (Strabo, viii, 388 K.).
Di Kleitor (Κλείτωρ; ...
Leggi Tutto
Avventuriero, letterato (None 1735 - Roma 1792), fratello di Giuseppe Antonio. Abate, pedagogo più incline a truffare che a erudire; dopo essere stato a Roma tra i fondatori del settimanale Efemeridi letterarie [...] (1772), si trasformò in professore di matematica risiedendo in Spagna un decennio. Scrisse dissertazioni storiche, teologiche, letterarie, rime arcadiche e una tragedia, Le disgrazie d'Ecuba; tradusse in versi sciolti l'Iliade e il Libro di Giobbe. ...
Leggi Tutto
Romanziere francese, nato ad Angers nel 1853. Professore di diritto nell'Università Cattolica della sua città natale, rinunziò all'insegnamento per darsi tutto alla sua opera di scrittore cattolico e patriota. [...] Tradizionalista senza pedanteria dottrinaria, moralista senza enfasi di predicatore, sereno e ottimista ma immune da banalità arcadiche, egli s'ispira all'amore della vita paesana e rurale, alla poesia del focolare domestico, alla difesa di tutto ...
Leggi Tutto
FLORIO, Daniele
Bindo Chiurlo
Poeta, nato a Udine il 10 marzo 1710 e morto ivi il 25 aprile 1789.
La sua biografia è tutta nelle sue poesie (altro quasi non scrisse), tra le quali, se la maggior parte [...] non va riguardata che come una corretta, facile e non di rado lucida eco, spesso d'occasione, delle tendenze arcadiche del secolo, la parte che tocca degli affetti filiali e paterni, dell'amor coniugale, della bontà verso i servi "umili e non ingrati ...
Leggi Tutto
arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...
arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...