Pittore (Lecce 1639 circa - Hampton Court 1707). Figura problematica tanto da far ipotizzare più personalità sotto lo stesso nome, V. è ricordato da B. De Dominici per gli affreschi perduti del soffitto della Farmacopea del Gesù Vecchio a Napoli (1661); nelle sue opere conservate a Lecce (Morte del beato Mastrilli, Museo provinciale) è evidente una decisa componente toscana e una sensibilità tardo ...
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(fr. fresque; sp. afresco; ted. Fresko; ingl. fresco). -
Tecnica. - Si chiama affresco la pittura fatta coi pigmenti colorati (semplicemente impastati o diluiti con acqua) distesi su una preparazione di [...] che nel Seicento e nel Settecento saranno stranieri quasi tutti quelli che decoreranno palazzi e castelli, dal leccese AntonioVerrio, operante col francese Louis Laguerre (Windsor, Hampton Court, ecc.), in una maniera da mestierante, a Charles de la ...
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Uomo politico inglese, nato il 13 settembre 1521 a Bourne nel Lincolnshire, da una antica famiglia borghese, studiò al St. John's College di Oxford, dove acquistò una solida cultura classica. Fu nominato [...] Elisabetta. L'interno ha subito notevoli cambiamenti. Al principio del sec. XVIII una serie di affreschi fu affidata al napoletano AntonioVerrio e a Louis Laguerre per le sale più importanti, mentre le scale e i lavori d'intaglio furono commessi a ...
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PALUMBO, Onofrio
Giuseppe Porzio
PALUMBO (Palomba), Onofrio. – Non si conoscono gli estremi anagrafici esatti di questo pittore, probabilmente identificabile con quell’«Honofrio f(igli)o di Tiberio [...] una Presentazione di Gesù al tempio in S. Maria delle Grazie a S. Giovanni Rotondo, scambiata per AntonioVerrio (R. De Giorgi, «Couleur, couleur!» AntonioVerrio: un pittore in Europa tra Seicento e Settecento, Firenze 2009, p. 197, n. 7), e – forse ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] fondamento scientifico, servendosi delle dottrine stoiche. Da lui attinsero Verrio (e forse anche un Granio), Flacco e lo stesso templi (1922-23) per opera di L. Pernier e di Antonio Minto. Angelo Pasqui scava la necropoli di Bisenzio; gli subentra in ...
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A seconda del punto di vista dal quale la consideriamo, la filologia è e insieme non è una disciplina speciale. È una disciplina speciale in quanto lavora intorno a problemi considerati in sé circoscritti [...] , Cesare, Nigidio Figulo, Santra, ecc., e poi Verrio Flacco, Giulio Igino, ecc.): anche greci (i citati e storica.
La Germania dal Publicio, da Enea Silvio Piccolomini, da Antonio Campano, da R. Agricola in poi si era venuta evolvendo, aveva accolto ...
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Nel calendario romano (v.) si dicevano fasti ed erano contrassegnati da una F quei giorni in cui era lecito trattare affari civili o giudiziarî senza offesa della religione (sine piaculo: Varr., De lingua [...] a. C., spiegando per tal guisa l'erasione del nome del triumviro Antonio agli anni 47 e 37 a. C., e che le registrazioni fossero , che abbia ripreso il lavoro del primo, forse a Verrio Flacco.
Per il completamento dei frammenti superstiti della lista, ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] maggiori, le Antiquitates rerum divinarum. Dopo le idi di marzo, Antonio gli confiscò la sua villa casinate e nel 43 lo proscrisse; la materia storica e archeologica dei loro poemi; Verrio Flacco ridusse la dottrina varroniana in forma lessicale, ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] lingua letteraria (per es. il De verborum significatione di Verrio Flacco, l’Appendix Probi ecc.); gli scritti letterari che, , specialmente con il più giovane Gaio, e con M. Antonio e Licinio Crasso l’oratoria arriva a una classica eccellenza; ...
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Grammatico latino del periodo adrianeo (117-138 d. C.). Per il suo trattato De orthographia, a noi giunto, si servì delle opere di Accio, Lucilio, Varrone, Verrio Flacco e dei grammatici Antonio Rufo e [...] Niso: da questo pare sia presa tutta l'ultima parte. Perdute sono altre sue opere sull'irregolarità della deviazione dei vocaboli e un commento all'Eneide ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o tra le braccia, in modo da tenerla in una...
questo
quésto agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭste, accus. eccu(m) ĭstum]. – Indica cosa o persona vicina nello spazio o nel tempo a chi parla, o considerata comunque come tale nel discorso (contrapp. a quello); più generalmente allude...