tabellione
Nell’antica Roma, nome degli scribi pubblici, esperti di materie giuridiche, con funzioni anche ufficiali. Nell’Alto Medioevo, specialmente in ambito bizantino, il termine designava i notai che avevano l’incarico di redigere e conservare gli atti giudiziali e privati. Più tardi si chiamarono con questo termine gli scrittori di documenti che, a differenza dei notai (➔ ), non avevano il potere di autentificare l’atto e dovevano corredarlo con l’autentificazione di un’autorità pubblica. Il signum tabellionis tuttavia indica il segno che i notai apponevano prima della loro sottoscrizione, a garanzia di autenticità.