TABACCO
(XXIII, p. 139; App. II, II, p. 940; III, II, p. 888; IV, III, p. 572)
Produzione e commercio. - La produzione mondiale di t. continua ad aumentare a ritmi notevoli, tanto da segnare un incremento del 53% tra il 1979 e il 1993. Nello stesso periodo il terreno messo a coltura è passato da 4,1 a 5,1 milioni di ha. Minore l'incremento della resa unitaria, che è stato pari al 23%. La Cina si è stabilmente attestata al primo posto nella graduatoria dei produttori, arrivando a fornire, nel 1993, il 41% della produzione mondiale di t., grazie all'aumento del terreno messo a coltura (642.000 ha nel 1979, 1,9 milioni di ha nel 1993) e all'aumento della resa unitaria (15 q/ha nel 1979, 18,0 q/ha nel 1993).
Al secondo posto sono gli Stati Uniti dove, a una graduale diminuzione del terreno messo a coltura, ha fatto riscontro il progressivo aumento della resa unitaria (24,2 q/ha nel 1993) che è tra le più elevate del mondo. Il commercio mondiale di t. ha riguardato, nel 1993, un quinto della produzione, con un giro d'affari, tra importazione ed esportazione, di 11.000 milioni di dollari statunitensi. La produzione italiana ha segnato continui progressi fino ai primi anni Novanta, quando ha cominciato a delinearsi un'inversione di tendenza: il terreno messo a coltura è arrivato a toccare i 98.000 ha nel 1990, ma è sceso a 67.000 ha nel 1993; la resa unitaria si è attestata attorno ai 22 q/ha. Nel 1993 l'Italia ha esportato oltre 124.000 t di t. e ne ha importato 28.000 t sotto forma, soprattutto, di tabacchi manufatti pregiati: ha registrato così un saldo attivo pari a 53,6 milioni di dollari statunitensi.