Swaziland
Regno indipendente dell’Africa australe. Piccolo territorio stretto fra Sudafrica e Mozambico, privo di sbocchi al mare, è abitato principalmente da swazi. Formatosi nel 18° sec. sotto la casa reale Dlamini, tuttora regnante, si scontrò nel 19° con il regno Zulu. Protettorato britannico (1902), vide molte terre agricole espropriate da bianchi e una forte emigrazione swazi nelle miniere sudafricane. Il re Sobhuza II lottò per il riscatto fondiario e dopo il 1960 creò un partito monarchico (Imbokodvo) che guidò il Paese all’indipendenza (1968). Abolì la Costituzione, vietò i partiti (1973), giudicati incompatibili con le tradizioni swazi, e varò una rete di assemblee tradizionali (1978). La monarchia è rimasta assoluta anche col successore Mswati III (1986) ed è stata codificata nella nuova Costituzione entrata in vigore nel 2006, che, pur prevedendo il riconoscimento delle libertà di riunione e di parola, conserva un impianto decisamente autoritario. Forti sono le pressioni delle opposizioni per una democratizzazione del sistema. Il Paese, che conosce crescenti difficoltà socioeconomiche, è stato particolarmente colpito dall’AIDS.