Biochimico svedese (Stoccolma 1916 - ivi 2004), prof., poi direttore e, successivamente, rettore al Karolinska Istitutet di Stoccolma, presidente del consiglio della fondazione Nobel. Pioniere dello studio delle prostaglandine (PG), nel 1949 rivelò la pluralità e l'ubiquità di queste sostanze nell'organismo (soltanto i globuli rossi non sono in grado di produrle), nel 1957 isolò, assieme ai suoi collaboratori, cristalli puri di due PG (responsabili della contrazione della muscolatura liscia) e nel 1962, con B. Samuelsson, ne determinò le caratteristiche chimiche. La struttura base, un acido grasso a 20 atomi di carbonio, gli permise di dimostrare che le PG venivano sintetizzate nella cellula a partire dall'acido arachidonico. Queste ricerche hanno permesso la sintesi di queste sostanze in laboratorio; essa, a sua volta, ha aperto la via a tutte le ricerche successive sull'attività biologica delle PG. Per questi studî nel 1982 gli è stato conferito, assieme a B. Samuelsson e J. R. Vane, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia.