suffumigio Riduzione in fumo o in vapore di sostanze medicamentose o disinfettanti a scopo inalatorio o per disinfezione di ambienti.
Nella storia delle religioni, atto rituale consistente nel bruciare piante aromatiche, per es. incenso, e di avvolgere con il loro fumo ciò che è oggetto del s. stesso: per lo più si tratta di purificazioni, per es. dei campi, del gregge, della casa, o anche del luogo sacro o degli oggetti sacri adoperati nel rito. Un valore non dissimile da quello purificatorio è quello esorcistico attribuito talvolta al s., solo che in tal caso l’impurità si concreta in figure demoniache o in spiriti che devono essere allontanati. In certi casi il s. assume significato di sacrificio; le divinità come godono l’odore del sacrificio (il fumo, cioè, delle vittime bruciate), così gradiscono anche il fumo di sacrifici incruenti (per es., del tabacco in diverse religioni primitive dell’America).