Micronesia, stati federati di
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(v. micronesia, XXIII, p. 215)
Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Unità statale dell'Oceania, posta nell'Oceano Pacifico sud-occidentale e formata da quattro Stati federati (Pohnpei, già Ponape; Chunk, già Truk; Kosrae; Yap), i cui territori sono compresi nelle Isole Caroline e ripartiti su 607 isole e isolotti vulcanici. Ogni Stato ha assemblea e governatore propri; lingua ufficiale è l'inglese. La superficie complessiva del paese è di 707 km²; la popolazione, in prevalenza di origine melanesiana e indonesiana, era, al censimento del 1994, pari a 104.724 ab., saliti a 114.000 a una stima del 1998; capitale è Palikir (5500 ab. nel 1990), sull'isola di Pohnpei. L'elevato coefficiente di accrescimento annuo (21‰ nel periodo 1990-97) ha esasperato i problemi economici del paese, costringendo una buona parte della manodopera a emigrare. Le attività tradizionali comprendono le coltivazioni agricole (noci di cocco, patate dolci, manioca e banane) e la pesca. Un'altra fonte di reddito è rappresentata dal turismo, con oltre 20.000 visitatori l'anno. Le isole, tuttavia, dipendono largamente dagli aiuti economici degli Stati Uniti e del Giappone e dalla concessione di licenze per la pesca del tonno.
Storia
di Paola Salvatori
Costituitisi in federazione nel maggio 1979, i quattro Stati componenti la M. rimasero sotto l'amministrazione fiduciaria degli Stati Uniti fino al 1986, quando divenne esecutivo il patto di libera associazione siglato con questi ultimi nel 1982. Dal 1991 gli Stati Federati di M. entrarono a far parte delle Nazioni Unite. La Federazione rimase comunque strettamente dipendente dagli Statunitensi sia nella difesa sia nell'economia. Nel 1991 B. Olter subentrò a J. Haglelgam, in carica dal 1987, come presidente della Repubblica. Eletto nuovamente nel 1995, Olter fu costretto ad abbandonare l'incarico per motivi di salute e fu sostituito nel 1997 da J. Nena. Nel maggio 1999 a quest'ultimo subentrò L. Falcam.