Militare polacco (n. 1590 circa - m. Brody 1646). Apprese l'arte della guerra dai capitani polacchi J. Chodkiewicz (che seguì nelle campagne di Russia) e S. Żółkiewski; dal 1619 partecipò alla spedizione contro i Turchi terminata con la sconfitta di Cecora (1620), nella quale cadde in mano ai nemici che lo tennero prigioniero tre anni a Costantinopoli. Tornato in patria, gli fu conferito il comando dell'esercito; in tale qualità sconfisse a più riprese i Tatari (si ricorda la vittoria di Martynów, 1623), e arrestò l'avanzata in Prussia degli Svedesi guidati da re Gustavo Adolfo, principalmente con le vittorie di Hammerstein (1627) e di Trzcian (1629): fu perciò elevato alla suprema dignità militare di grande etmano della corona. Riportò ancora vittorie contro Turchi, Cosacchi e Tatari (sconfitti questi ultimi nel 1633 due volte a Paniowce; e ancora a Ochmatów nel 1644, a Brody nel 1646). Morì mentre si preparava a dirigere, per volere di re Ladislao IV, un'ennesima campagna di guerra contro i Turchi.