sport estremo
spòrt estrèmo locuz. sost. m. – Gli s. e., detti anche sport d’avventura, costituiscono una serie di attività sportive che si svolgono intenzionalmente in situazioni difficili e a volte pericolose, a contatto con aspetti particolari della natura. Le sensazioni forti e il contatto con 'l’essenziale' garantiti da tali discipline sono i riferimenti dei praticanti. Gli s. e. sono considerati gli eredi moderni di paracadutismo e alpinismo. Difficili anche da classificare nitidamente, tali discipline annoverano, almeno storicamente, anche il surf, il free climbing o arrampicata libera (scalata di pareti in roccia senza particolari attrezzature alpinistiche), il rafting (discesa dei torrenti in zattera, o meglio su un gommone senza motore, con muta, caschetto, stivaletti in neoprene e salvagente) e il triathlon (combinazione di nuoto, ciclismo e corsa). Anche la mountain bike può essere in origine riconducibile a questo tipo di attività: l’attuale downhill, percorso cross a cronometro proprio in mountain bike, si svolge su biciclette simili a moto da cross, tra i sassi e la vegetazione, e fa registrare punte di velocità di 90 km/h. Giunti a un certo sviluppo negli ultimi anni del secolo scorso, troviamo trekking, orienteering, parapendio e deltaplano. Più di recente si va diffondendo (Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia, Francia, Spagna) il kite surfing, che unisce la tradizionale tavola per muoversi in mare a una sorta di vela che fa da ala, o meglio da aquilone; quest'ultimo, lungo una decina di metri, manovrabile a due o quattro cavi, funziona come un motore ad aria che spinge l’atleta, legato e assicurato da un’imbragatura, facendolo volteggiare. Si possono inoltre elencare: il base jumping, lancio con il paracadute effettuato dai luoghi più diversi (il termine base è l’acronimo degli equivalenti inglesi di edifici, torri, ponti e scogliere); il bungee jumping che nasce da un antico rituale d’iniziazione di una tribù delle isole Nuove Ebridi (che segnava il passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta), considerato in certi casi propedeutico al paracadutismo o al volo in deltaplano; il canyoning o torrentismo, per il quale, oltre a tuta di neoprene, casco, giubbetto, ganci e corde occorre fornirsi di una tabella delle difficoltà e dei tempi di percorrenza; il cascatismo o ice climbing; lo hydrospeed (discesa di un torrente stando sdraiati su un piccolo bob di plastica); l’ice flying, ossia il windsurf sul ghiaccio; lo snow rafting, cioè la discesa sulla neve fuori pista in un gommone; il river trekking, vale a dire la risalita, a piedi, del letto di un fiume, superando tutti gli ostacoli che quest'attività comporta; il parasailing o parafly, ossia il volo con l’ala di un paracadute, collegato a un’imbarcazione, che fa raggiungere quote di oltre 160 m, da soli o in coppia (si decolla in barca, scegliendo la distanza da raggiungere mediante un apposito cavo, e si atterra sempre in barca). Si devono ricordare anche gli helibikers, cioè gli atleti che si gettano da un elicottero stando in sella a una bicicletta, i giochi di simulazione bellica sul territorio (softair), l'heliski, ossia lo sci con l’elicottero, lo skysur, cioè il paracadutismo con una tavola ai piedi, e lo streetluge, vale a dire la discesa su uno slittino da strada (da cui prende il nome) senza freni. Poiché le caratteristiche tecniche di tali attività sono legate alla discrezionalità e alla fantasia, nascono spesso, anche sperimentalmente, nuove discipline sulla falsariga di quelle esistenti, che magari accostano due diverse specialità, per es. il kitesnow, consistente nel muoversi sulla neve con gli sci o con lo snowboard, sfruttando il vento grazie a un aquilone da traino (si tratta della versione alpina del kite surfing praticato in mare). La mancanza di una codificazione consolidata lascia aperta la possibilità di effettuare degli studi di natura medica, oltre che sociologica, su alcune prove di fatica e resistenza fisica e psicologica (si pensi alle ultramaratone sulle montagne o nei deserti, lunghe diversi giorni, in condizioni certamente particolari). In quasi tutte queste attività è possibile per i neofiti la presenza di accompagnatori esperti.