Sperlonga Comune della prov. di Latina (18 km2 con 3272 ab. nel 2008. Il centro è situato a 55 m s.l.m. su uno sprone dei Monti Aurunci che scende sul Tirreno fra Terracina e Gaeta. Centro agricolo con industrie alimentari e delle materie plastiche, è stazione balneare assai frequentata, dotata di un porticciolo turistico.
S. trae il proprio nome dal toponimo antico Spelunca, località dove nel 26 d.C. l’imperatore Tiberio scampò miracolosamente al crollo di una grotta. A partire dal 1957 scavi archeologici sul litorale a sud di S. hanno riportato alla luce i resti di una grandiosa villa romana del 1° sec. a.C., sottoposta ad ampliamenti e riorganizzazione in età tiberiana e in età flavia. La villa inglobava una grotta, che fu immediatamente identificata con quella del crollo, nella quale sono stati recuperati più di 7000 frammenti di sculture, ora parzialmente ricomposte, opera di una bottega di artisti rodii di età tiberiana (Agesandro, Atanodoro e Polidoro: diversamente, una parte della critica li ritiene originali tardoellenistici), sculture tese all’esaltazione del valore di Ulisse.
Nei pressi di S., le grotte dei Moscerini e di Sant’Agostino presentano un riempimento antropozoico del Musteriano, con industria litica di tipo pontiniano e anche industria su conchiglia, dovuta probabilmente alla carenza di selce nella zona.