Argomentazione sofistica (nota anche come sofisma del mucchio o dell’acervo) attribuita a Eubulide di Mileto e largamente usata dagli scettici greci per dimostrare l’impossibilità di distinguere il vero dal falso. Il modo più comune con cui essa era formulata era il seguente: il primo granello non costituisce mucchio, il secondo neppure ecc.; o il mucchio non si costituisce mai o, se si ammette che si costituisce per l’aggiunta di un dato granello, si deve concludere che è stato quel solo granello a far essere il mucchio.
Nell’accezione etimologica (‘mucchio’, ‘cumulo’), il termine s. fu poi ripreso da Mario Vittorino (4° sec.) per indicare una forma di sillogismo composto non di due ma di più premesse, disposte in modo che il predicato della prima premessa è assunto come soggetto della seconda, e così via fino alla conclusione (s. regressivo o, impropriamente, aristotelico). A R. Goclenio (16° sec.) si deve una forma inversa di s. (s. progressivo o goclenico), in cui il soggetto della prima premessa è assunto come predicato della seconda, e così via fino alla conclusione.