Songhai Popolazione stanziata lungo il medio Niger, parlante una lingua isolata, diffusa come lingua franca commerciale. Discendenti da autoctoni cacciatori, pescatori e agricoltori, i S. si fusero con genti berbere, subendone l’influenza. Il nome S. si estese anche all’impero, fondato verso il 690 dalla dinastia berbera dei Zaghawa-Lemta, che nell’11° sec. divenne musulmano sotto la dinastia dei Ǧa o Za: dopo la disfatta e l’occupazione decennale a opera del regno di Mali (1335-45), il regno Songhai riconquistò l’indipendenza sotto la dinastia Sonni ed estese la propria influenza sull’Adrar, il Bornu, il Borgu, lo Yatenga e il Kaarta, raggiungendo la massima potenza tra il 1493 e il 1591 sotto la dinastia Soninke degli Askia. Fu sconfitto e distrutto da un esercito inviato dal sultano del Marocco. Grazie al regno Songhai molti elementi della civiltà neo-sudanese penetrarono nell’area voltaica. Gli attuali S. eccellono nell’industria della marocchinatura, nella quale si notano sensibili influssi tuareg e haussa.