SOIA (XXXII, p. 34)
La soia, il cui uso era per il passato quasi esclusivamente limitato all'alimentazione e il cui impiego come alimento si cercò di intensificare anche negli S.U. durante la seconda Guerra mondiale, è entrata a far parte delle materie prime di vasto interesse industriale. Il suo alto tenore di materie proteiche (metà del panello di soia, ottenuto dalla spremitura dei semi, è costituito da proteine), fu un incentivo alle ricerche nell'intento di utilizzare questi semi anche per la fabbricazione di masse plastiche e di fibre sintetiche.
Allo scopo, i semi di soia, sbucciati e macinati, vengono trattati con esano per estrarre l'olio in essi contenuto. Si ottiene una farina che, dopo eliminazione e recupero del solvente, viene trattata con una soluzione, p. es., di solfuro sodico al 0,1%. La soluzione si sbianca e si chiarifica in centrifuga; da essa si separano le proteine per mezzo di un acido. Si ottiene una massa coagulata che si lava, si essicca e si converte in fiocchi, i quali si trattano con formaldeide e si miscelano con resine fenoliche o con altri agenti adatti ad ottenere polveri da stampa. Con queste si producono oggi in grande scala oggetti varî, specialmente accessorî per automobili. Il prezzo dei fiocchi di soia induriti con formaldeide è molto basso e può concorrere con quello delle polveri d'altra origine.
La conversione della proteina di soia in fibre tessili od in fibre per imbottiture è già effettuata su scala industriale negli S.U. ed in Giappone. La proteina, isolata come sopra detto, si sottopone a trattamenti che la convertono in una massa vischiosa; questa viene fatta passare in filiere di platino e i filamenti vengono solidificati in un bagno coagulante (acido solforico, formaldeide, cloruro sodico o solfato di alluminio), si ritorcono, si passano in un secondo bagno di formaldeide, si tagliano e si essiccano.
Dall'olio di soia è stata tentata anche la produzione di una gomma sintetica (Norpol, Agripol), impiegabile per adesivi, guarnizioni di scatole di conserve, impermeabilizzazioni, ecc. È meno resistente della gomma naturale alla trazione ed all'abrasione, ma anche meno ossidabile. Per i dati relativi alla produzione dei semi di soia, v. olî, in questa App.
Bibl.: Centre national du soya, Le soya, sa culture, ses utilisations et son avenir, Bordeaux 1942; Markley e Goss, Soybean chemistry and technology, Brooklyn 1944; Saillenfest, Le soya: sa culture et ses utilisations, Parigi 1944.