SLUIS (fr. Écluse)
Cittadina olandese nella terraferma della Zelanda a poca distanza dalla frontiera belga. Ha 2849 ab. (1935) per tre quarti di religione cattolica e in parte notevole di origine e nazionalità belga o francese. Sluis ora non è che un modesto mercato di prodotti agricoli con qualche industria: ma nel tardo Medioevo, dopo il 1250, era un porto assai importante, l'avamporto di Bruges col quale è tuttora unita per un canale navigabile. Della passata grandezza testimoniano alcuni pregevoli monumenti, in primo luogo il bel palazzo comunale, finito nel 1396, con l'ardito beffroi, poi l'ospedale, in origine chiesetta, di S. Pietro.
Nel 1313 Sluis fu saccheggiata ed incendiata dai cittadini di Bruges. Il calvinismo prese piede a Sluis intorno al 1570; e nel 1585, dopo che Bruges era divenuta spagnola, gli Stati generali accettarono una domanda del municipio di Sluis per essere staccato dal Franconatus Brugensis. Dopo un assedio di due mesi, la città quasi distrutta, fu resa il 4 agosto 1586 ad Alessandro Farnese e divenne base della flotta spagnola. Nell'agosto del 1604 la riconquistò Maurizio di Nassau.
Battaglia navale. - Il 24 giugno del 1340 nello Zwin, la baia di Sluis, oramai del tutto colmata, ebbe luogo una delle più grandi battaglie navali del Medioevo. Una flotta francese di 190 navi sotto il comando di Hue Quiéret e Nicolas Béhuchet fu pressoché distrutta da una flotta inglese di uguale forza sotto il comando personale del re Edoardo III. Questa battaglia salvò l'Inghilterra da un' invasione francese assai ben preparata e pose fine per molto tempo ad ogni attività marinara francese. Da parte francese combatterono 25 navi genovesi, che riuscirono a sfuggire alla distruzione. Si ammette generalmente che questa sia stata la prima battaglia navale nella quale si fece uso di cannoni.