Scrittore polacco (n. Borzecino, Cracovia, 1930). Autore di racconti satirici (Słoń, 1957, trad. it. L'elefante, 1963; Deszcz "Pioggia", 1962), si è imposto a livello internazionale con la sua drammaturgia che, muovendo dalla tradizione polacca di grandi scrittori come S. I. Witkiewicz e W. Gombrowicz, ha colto in chiave grottesca le contraddizioni della società comunista: Policja (1958; trad. it. La polizia, 1963), Indyk (1960; trad. it. Il tacchino, 1963), Na pełnym morzu (1961; trad. it. In alto mare, 1962), Karol (1961; trad. it. 1962), Strip-tease (1961; trad. it. 1962) e soprattutto Tango (1964; trad. it. 1967), il suo capolavoro. Dopo una fase realistica (Emigranci, 1974, trad. it. Gli emigranti, 1987; Rzeźnia "Il mattatoio", 1974; Garbus "Il gobbo", 1975; Krawiec "Il sarto", 1977), la produzione drammatica successiva mostra una tendenza al rinnovamento dello stile in senso epico (Ambasador "L'ambasciatore", 1982; Pieszo "A piedi", 1983; Portret "Il ritratto", 1987; Wdowy "Le vedove", 1992). Negli anni Ottanta M. ha pubblicato varie ristampe di precedenti opere in prosa, tra cui l'esilarante quanto aspro Moniza Clavier (1a ed. 1967; trad. it. 1993), nonché racconti nuovi più legati alla tematica politica corrente (Wybór opowiadań 1982-1985 "Racconti scelti 1982-1985", 1985), o saggi e impressioni satiriche (Małe listy "Piccole lettere", 1981; Donosy "Delazioni", 1983; Małe prozy "Piccole prose", 1990). Di rilievo anche la sua attività di disegnatore satirico, raccolta in Polska w obrazach ("La Polonia in immagini", 1957) e in Przez okulary Sławomira Mrożka ("Con gli occhiali di Sławomir Mrożek", 1968). Nel 2003 è stato nominato cavaliere della Legion d'onore.