Sistema dell'idealismo trascendentale (System des transzendentalen Idealismus)
(System des transzendentalen Idealismus) Opera (1800) di Fr. Schelling. Vi si espone il sistema compiuto dell’idealismo che, con il complemento degli scritti sulla natura (Naturphilosophie), presenta la prima fase del pensiero di Schelling. La filosofia stessa e le sue parti vi sono presentate secondo una continuità progressiva ed entro un disegno unitario in cui l’autocoscienza (Selbstbewusstsein) assurge fino all’assoluto (Absolut), colto mediante un’intuizione intellettuale (intellektuelle Anschauung). L’intuzione intellettuale è «l’organo della filosofia trascendentale» (§ 4), la quale muove, per così dire, dalla coscienza alla coscienza, componendo il dissidio fra ‘natura’ e ‘io’ senza ricorso alla kantiana ‘cosa in sé’. La natura, nelle sue diverse fasi di sviluppo, non è che l’esplicarsi ‘inconscio’ dell’attività dello spirito (essa è «coscienza pietrificata»), che si compone, secondo una polarità, con l’attività conscia rappresentata dal pensiero rappresentativo e dalle scienze dimostrative (§ 1). Coglierne l’unità nel sapere assoluto è possibile solamente con un atto di intuizione universalmente valida (in quanto «può almeno occorrere in ogni coscienza»), che Schelling identifica con l’intuizione estetica (aesthetische Anschauung). L’assoluto si rivela gradualmente nella storia. Natura e coscienza progrediscono secondo uno sviluppo parallelo e secondo un coinvolgimento reciproco (sebbene inconscio) descritto come ‘polarità’ in cui al prodursi di forme sempre più alte e complesse di coscienza corrisponde il progredire della natura, mediante lo sviluppo dinamico, verso forme sempre più complesse. Mediante l’impulso che la pervade, la natura, sempre in fieri, si rivela come forma e organizzazione che supera la necessità e si rivela come libertà, ossia come spirito. Essa rappresenta «l’odissea dello spirito» che nel cercarsi «fugge sé stesso». La scansione di tale vicenda è articolata in tre momenti, teorico, pratico ed estetico cui si riconducono le ‘epoche’ che Schelling identifica in tale sviluppo e cui corrispondono altresì le tre divisioni della filosofia (che come sapere assoluto e trascendentale coglie l’identità), ossia natura, spirito, arte. Centrale, anche per l’importanza che tale tema assume in generale nelle filosofie romantiche, è il ruolo attribuito al ‘genio’ (Genie), come capacità di esprimere mediante la poesia e l’arte un’imprevista ricchezza di senso in cui si coglie l’assoluto, senza esaurirlo, nel piano sovracosciente cui si accede mediante l’intuizione estetica.