LOCKYER, Sir Joseph Norman
Astronomo inglese, nato a Rugby il 17 maggio 1836, morto a Sidmouth il 17 agosto 1920. Cominciò la sua carriera in un ufficio governativo nel 1857, dedicando il tempo disponibile allo studio dell'astronomia nel suo osservatorio privato. Nel 1881 divenne direttore del "Solar Physics Observatory" a South Kensington e vi rimase fino al 1913, quando l'osservatorio venne trasferito a Cambridge. Diresse otto spedizioni governative per le eclissi solari tra il 1870 e il 1905, descritte nel suo Recent and Coming Eclipses.
Come W. Huggins, egli si dedicò all'applicazione del principio di Kirchhoff sull'interpretazione delle righe di Fraunhofer nello spettro solare, e, mentre Huggins studiava lo spettro delle stelle, il L. rivolse principalmente la sua attenzione allo spettro solare, cominciando le sue ricerche nel 1866 con osservazioni spettroscopiche delle macchie. Subito espresse il suo pensiero sulla possibilità di vedere le protuberanze solari anche in pieno giorno a mezzo dello spettroscopio; ma solo nel 1868, usando uno spettroscopio di maggiori dimensioni di quello prima in uso, poteva annunciare di averle vedute. La sua scoperta fu simultanea a quella di P. Janssen, che indipendentemente poté osservare con lo stesso metodo le protuberanze solari. Il L. si occupò dei livelli ai quali vengono originate le righe di assorbimento nell'atmosfera più esterna del Sole, che egli chiamò cromosfera. Si occupò molto dell'origine delle righe rinforzate e studiò la loro importanza in relazione alle caratteristiche dell'atmosfera stellare e solare. Nel 1869 notò nello spettro delle protuberanze la riga gialla D3 e dal suo comportamento dedusse che essa doveva appartenere a qualche elemento sconosciuto che chiamò elio. Soltanto nel 1895 questo venne identificato sulla Terra, da Ramsay, con esperienze di laboratorio. Determinò nel 1905, con esperienze di laboratorio, che la riga λ 4686 A delle nebulose era anche dovuta all'elio. Nel 1887 L. emise l'ipotesi che l'evoluzione stellare avvenisse secondo due rami, uno di temperatura crescente e l'altro di temperatura decrescente; fu così un precursore della teoria di Russell e Hertzsprung delle stelle giganti e delle stelle nane. Il L. pensava anche che gli elementi più complessi venissero costituiti da quelli più semplici.
Fondò nel 1869 il periodico Nature e lo diresse fino alla morte. Con la cooperazione della moglie, costruì a Sidmouth un osservatorio, intitolato al nome del L. dopo la sua morte.
Opere: The Chemistry of the Sun (Londra 1887); The Sun's place in Nature (ivi 1897); Dawn of Astronomy (ivi 1894); Stonehenge and other British Stone Monuments astronomically considered (ivi 1906); Inorganic evolution (ivi 1900).
Bibl.: T. e W. L. Lockyer, Life and Work of N. L., Londra 1928.