DENHAM, Sir John
Poeta inglese, nato a Dublino nel 1615, morto nel 1669, figlio unico d'un giudice inglese, educato nel Trinity College di Oxford, e avviato allo studio della legge nel Lincoln's Inn. Come fautore della causa realista, durante la guerra civile fu spogliato della sua carica di Alto Sceriffo del Surrey, e della sua proprietà, ma gli fu permesso di raggiungere il re a Oxford, dove rimase per cinque anni, divertendo gli amici con le sue satire politiche. Nel 1648 accompagnò in Olanda il duca di York, e negli anni seguenti fu impiegato in varie missioni diplomatiche realiste in Francia, in Olanda e in Polonia. Alla restaurazione (1660) Carlo II ricompensò la sua lealtà con una concessione di terre, con la carica di Ispettore generale dei lavori (nella quale sir Christopher Wren lo servì come deputato), e con il conferimento del titolo di cavaliere del Bagno. Fu sepolto nell'abbazia di Westminster. La prima opera da lui pubblicata fu The Sophy, tragedia storica rappresentata con successo nel 1642, seguita nello stesso anno dall'opera su cui riposa oggi la fama del D., Cooper's Hill. Questo poema descrittivo didattico, in nitide "strofe eroiche", fu lodato da Herrick e da Dryden e imitato dal Pope nella sua Windsor Forest. La famosa apostrofe al Tamigi Oh could I flow like thee, ecc. fu aggiunta nella versione del 1655. Altre sue opere sono l'Anatomy of play, diretta contro la sua debolezza per il gioco d'azzardo; una brutta satira sconcia, News from Colchester, nella quale, come sempre nei suoi versi satirici, he is familiar, he is gross, he is never merry (Johnson); le parafrasi metriche del Cato Maior di Cicerone, del II libro dell'Eneide di Virgilio, e dei Salmi. La sua importanza nella storia letteraria sta unicamente nell'uso del verso decasillabo, per il quale esercitò un'influenza riconosciuta da Dryden. Il suo verso è armonioso e disciplinato, e fu il D. a insegnare ai suoi successori l'arte di chiudere il pensiero entro la strofa.
Bibl.: Chalmer, English Poets, VII, Londra 1810; J. Aubrey, Lives, Oxford 1898; S. Johnson, Lives of the poets, Oxford 1905. Per le satire politiche, vedi Biblioteca curiosa, I, Edimburgo 1885.