Radioastronomo inglese (Oldland Common, Gloucestershire, 1913 - Cheshire 2012). Collaboratore dal 1936 di P. M. Blackett all'univ. di Manchester, si occupò prima di ricerche sui raggi cosmici; durante la guerra si interessò di questioni di radiotecnica. Da queste ricerche fu indotto, terminato il conflitto, a investigare sui radiosegnali cosmici, dapprima con mezzi di fortuna, poi, dopo esser stato nominato (1951) prof. di radioastronomia nell'univ. di Manchester, con il grande radiotelescopio di Jodrell Bank (terminato nel 1957): in questa località egli ha creato un grande osservatorio radioastronomico (di cui fu direttore fino al 1980), dotato anche di grandi interferometri, nel quale ha condotto fondamentali ricerche, in particolare sulle quasar. Membro della Royal Society; creato baronetto nel 1961; autore di numerosi trattati: Radio astronomy (in collab. con J. A. Clegg, 1952); Meteor astronomy (1954); The exploration of space by radio (in collab. con R. Hanbury Brown, 1957); The exploration of outer space (1963); Discovering the universe (in collaborazione con J. Ch. Lovell, 1963); Our present knowledge of the universe (1967); The origins and international economics of space exploration (1973); Emerging cosmology (1981); Voice of the universe (1987); Pathways to the universe (in collab. con Sir Francis Graham Smith, 1988); l'autobiografia Astronomer by chance (1990); Echoes of war: the story of H2S radar (1991).