EDDINGTON, Sir Arthur Stanley (App. I, p. 539)
Fisico e astronomo inglese, morto a Cambridge il 22 novembre 1944.
Subito dopo la scoperta di Dirac, dell'equazione relativistica dell'elettrone (1928) e sotto la suggestione di tale scoperta, l'E. iniziò una serie di ricerche sulla unificazione della teoria della relatività con le teorie atomiche culminanti nella meccanica quantistica. Durante queste ricerche la sua attenzione si polarizzò sul problema dell'origine delle costanti di natura: nelle equazioni della fisica teorica la massa dell'elettrone e del protone, la carica dell'elettrone, la costante di Planck, la velocità della luce, la costante di gravitazione e la costante cosmologica, figurano come parametri il cui valore numerico particolare è imposto dall'accordo con i dati sperimentali; si trattava di dare una giustificazione teorica di tale valore numerico. A ciò l'E. giunse attraverso successivi sviluppi, nei quali si fondono le concezioni della fisica atomica e quelle della cosmologia. La convinzione di essere riuscito in queste ricerche lo ha portato ad una posizione filosofica (da lui definita soggettivismo selettivo), che si riallaccia alla posizione kantiana. Le teorie fisiche di E. sono da molti considerate sostanzialmente errate, sebbene esse siano disseminate di concezioni spesso geniali e profonde. Fra le sue opere più recenti si ricordano le seguenti: Relativity Theory of protons and electrons, Cambridge 1936; The philosophy of physical science, Cambridge 1939; The combination of relativity theory and quantum theory, Dublino 1943; Fundamental theory, Cambridge 1946.