In fisiologia, liquido extracellulare (detto anche liquido sinoviale) costituito in massima parte di acqua, contenuto in piccola quantità nelle cavità articolari. Nella s. sono presenti sia elettroliti (Na+, K+, Ca2+, Cl–, PO34– ecc.) in concentrazione simile a quella plasmatica, sia molecole più complesse come glucosio, proteine, proteoglicani, acido ialuronico. Sono del tutto assenti sia lipidi sia fibrinogeno. La funzione della s. è quella di agire da lubrificante delle articolazioni e delle cartilagini articolari, sulle quali ha anche azione trofica. Nelle infiammazioni, specie nell’artrite reumatoide, si ha un aumento sia del volume, sia della concentrazione proteica della sinovia. Inoltre, a causa dell’attivazione della funzione fagocitaria dei granulociti polimorfonucleati, si verificano ulteriori modificazioni delle proprietà chimico-fisiche della s., dovute all’azione lesiva dei radicali dell’ossigeno (➔ radicale) prodotti in eccesso dai neutrofili attivati.
La membrana sinoviale è lo strato di rivestimento interno della capsula articolare; si compone di cellule piatte e poggia su un sottile strato di connettivo fibroso, al di sotto del quale si trova un altro sottile strato di connettivo in cui decorrono vasi sanguigni e nervi. Dopo aver rivestito interamente la superficie interna della capsula articolare, la membrana s. si ripiega a ricoprire i capi articolari fino ai limiti del rivestimento cartilagineo. In prossimità dell’inserzione sui capi articolari, si osservano sulla superficie sporgenze microscopiche dette villi sinoviali. Le malattie della membrana sinoviale sono rappresentate da infiammazioni (sinoviti), lesioni traumatiche e tumori (sinovialsarcomi, sinoviomi). Le cause della sinovite sono varie, essendo rappresentate da traumi, infezioni, affezioni allergiche e dismetaboliche; il quadro clinico, per lo più, si confonde con quello dell’artrite. Anatomopatologicamente si possono osservare diverse forme: quella sierosa acuta, cui appartengono la maggior parte delle sinoviti traumatiche e allergiche; la sierofibrinosa, per lo più da causa infettiva, al pari della sinovite purulenta, della sinovite villosa e della sinovite a granuli orizoidei (queste ultime forme croniche per lo più di natura tubercolare). Comunemente si indica come sinovite la forma sierosa del ginocchio, caratterizzata da tumefazione articolare, impotenza funzionale, dolore locale, versamento articolare sieroso, assenza di febbre; le cause sono per lo più legate a traumi, quali distorsioni e contusioni; più raramente rappresentano l’esordio di un’artrite tubercolare o di altre affezioni articolari. La cura consiste nell’immobilizzazione e nella somministrazione di farmaci antinfiammatori. Il sinovioma è un tumore che prende origine dalla membrana sinoviale delle articolazioni o delle guaine tendinee. Può osservarsi in forma benigna, per lo più come piccola tumefazione circoscritta, a lento accrescimento, enucleabile, a sede per lo più nel ginocchio, o in forma maligna, detta anche sinovialsarcoma, istologicamente ascrivibile ai sarcomi, che può osservarsi in forma solida o cistica e ha sede per lo più al ginocchio. La cura è chirurgica.
In chirurgia, la sinoviectomia è l’asportazione della membrana sinoviale colpita da processi morbosi (sinoviti essudative aspecifiche refrattarie alle cure mediche, tubercolosi, tumori ecc.). Come alternativa alla sinoviectomia nel trattamento delle affezioni infiammatorie di alcune articolazioni (per es., artrite reumatoide del ginocchio), la sinoviolisi è un’alterazione della membrana sinoviale provocata mediante inoculazione intrarticolare di acido osmico (sinoviolisi chimica) o di oro radioattivo (sinoviolisi isotopica).