BARTOLOMEI (Bartolamei), Simon Pietro
Nacque a Pergine di Valsugana il 16 nov. 1709 da lacopo Gaetano e da Anna Gentili; studiò a Trento, Innsbruck, Merano e si laureò in legge a Bologna nel 1731. Esercitò poi l'avvocatura e ricoprì più volte (1734, 1743, 1744, 1750) la carica di sindaco e console della sua città, ma s'interessava soprattutto alle antichità etrusco-retiche e romane della sua regione e agli-studi giuridici: fu socio della Società Albriziana (1742), dell'Accademia degli Agiati di Rovereto (1752), della Società letteraria di Trento (1761). Morì il 28 nov. 1763. Delle dodici opere ricordate dal Perger nel necrologio del B. (qualche altra ne ricorda il Tovazzi), una sola è edita: la breve e non troppo precisa dissertazione De Tridentinarum, Veronensium. Meranensiumque monetarum speciebus et valore...,Tridenti 1749, ristampata subito dopo nel De monetis Italiae di F. Argelati, II, Milano 1750, pp. 225-259. Gli altri scritti inediti (di varia antichità, storia locale, diritto, tecnologia) sono dispersi tra Pergine, Rovereto, Trento e Innsbruck. Tra questi deve soprattutto ricordarsi il Catalogus multorum verborum quinque dialectuum, quibus Montani Perginenses, Roncegnenses, Lavaronenses, Septem Pagenses et Abbatienses utuntur, che faceva parte di un più complesso lavoro De Tyrolensium praecipue Alpinorum originibus, conservato nel Ferdinandeum di Innsbruck. Le ricerche dialettologiche del B. miravano a rintracciare residui etrusco-retici nella parlata di quelle popolazioni, e in questo senso scrisse anzi (1752) alla Accadernia Etrusca di Cortona ricevendone una scettica risposta del Passeri (Firenze, Bibl. Marucelliana, ms. A 252 nr. 8). In realtà non si trattava di residui etruscoretici, ma del ladino, e molto si giovò infatti del suo Catalogus G. I. Ascoli nella sua famosa memoria su quella lingua (cfr. Arch. glottol. ital., 1 [18731], p. 341). Di notevole interesse anche le sue schede epigrafiche, utilizzate da A. Roschmann e, per suo tramite, dal Mommsen (Corp. Inscr. Latin., V, I, pp. 529 ss., passim); una Dissertatio super inscriptione sepulchrali Pai (Povo) reperta (ibid., V, 1, nr. 5309), ricordata dal Mazzuchelli e dal Perger, è conservata nel MS. 286 della Bibl. com. di Trento (G. Mazzatintì, Inventari dei manoscritti delle Bibl. d'Italia, LXVII, p.127).
Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 1, Brescia 1758, p. 474; F. Perger, in Novelle letterarie, Firenze 1764, pp. 76-80 (i titoli delle opere, manoscritte del B. non concordano presso questi due autori, forse perché il B. stesso le rielaborò e dispose diversamente nei suoi ultimi anni: sia il Catalogus sia la Dissertatio recano infatti la data del 1763); Trento, Bibl. Comunale, G. Tovazzi, Biblioteca tirolese, ms.art. 571 (di qui, M. Morizzo, in Memorie... degli Agiati Per il centocinquantesimo..., Rovereto 1901, pp. 342 s.); P. De Alessandrini, Memorie storiche di Pergine, Borgo Valsugana 1890, pp. 176-178; E. Benvenuti, Vecchie dissertazioni sulla lingua etrusca nella diocesi di Bressanone, in Archimo Per l'Alto Adige, VI (1911), pp. 456-464.