SIENITI
Famiglia di rocce intrusive il cui nome deriva da Siene (Assuan) in Egitto, dove fin dall'antichità si scavava una roccia eruttiva composta da ortoclasio e orneblenda, oltre che da oligoclasio, quarzo, biotite. Il nome però indica oggi rocce un po' diverse, perché per sieniti s'intendono le rocce intrusive, prive, o poverissime, di quarzo, in cui il minerale sialico prevalente è l'ortoclasio. La classica sienite egiziana è invece un granito anfibolico.
Oltre all'ortoclasio può esser anche presente il microclino, l'anortoclasio e la micropertite, oppure un plagioclasio sodico calcico, che di solito è oligoclasio, ma può anche essere labradorite. Le sostanze colorate sono pirosseni, anfiboli e biotite. Accessorî sono titanite, zircone, apatite, ossidi di ferro. Anche il quarzo, quando è presente, è da considerarsi accessorio. In certi casi tra gli accessorî si osservano pure nefelina, sodalite, leucite, olivina. A seconda che all'ortoclasio si associa in notevoli proporzioni, oppure no, un plagioclasio sodico calcico, si distinguono le sieniti normali e le sieniti alcaline che si riattaccano rispettivamente ai graniti normali e alcalini. Dal punto di vista chimico le sieniti sono meno acide dei graniti, e più ricche di Al2O3, per l'abbondanza dei feldspati e la mancanza, o quasi, di quarzo. Aumenta pure il tenore degli ossidi di ferro e di magnesio per la più larga diffusione degli elementi colorati. Gli alcali sono naturalmente più abbondanti in quelle alcaline che sono anche le più ricche di Al2O3, mentre nelle normali è abbondante CaO.
La struttura è di solito granulare, in pochi casi porfiroide con fenocristalli di feldspato alcalino.
Sieniti normali, per lo più micacee e anfiboliche si trovano in Italia nel Biellese (Valle del Cervo e Valle d'Oropa) e sono caratterizzate dalla tinta leggermente bruno violacea dell'ortoclasio. Sieniti micacee si trovano nella Selva Nera in Germania, sieniti pirosseniche in Sassonia, ecc. Le monzoniti (v.) che si trovano al Monte Monzoni in Val di Fassa sono costituite da ortoclasio, labradorite, pirosseno e mica.
Le sieniti alcaline mancano in Italia. Se ne distinguono diverse varietà. Le laurvikiti (v.) sono formate da micropertite, o anortoclasio, sono ricche di elementi colorati e contengono tra gli accessorî anche sodalite e nefelina. Si trovano specialmente nella Norvegia meridionale. Le nordmarkiti e le pulaskiti sono invece povere di elementi femici; che sono biotite, e pirosseni e anfiboli in parte di tipo alcalino. Anche qui tra gli accessorî si notano nefelina e sodalite; nelle nordmarkiti c'è anche del quarzo. Le prime si trovano nella Norvegia meridionale, le seconde negli Stati Uniti (Arkansas) e nella Serra de Monchique in Portogallo. Le sieniti alcaline rappresentano il passaggio tra quelle normali e le eleolitiche (v. nefeliniche, rocce) che contengono la nefelina come componente essenziale, e le borolaniti (v.) in cui invece della nefelina si osserva la leucite.
Alla famiglia delle sieniti appartengono diverse forme filoniane. Indifferenziati sono i porfidi sienitici della Norvegia meridionale in relazione a sieniti alcaline. Differenziate in senso melanocratico sono le minettes (regione dei Vosgi) formate da ortoclasio con molta biotite. Formate da ortoclasio e da abbondante orneblenda sono le vogesiti dell'Alsazia e del Baden. Differenziate in senso leucocratico sono le bostoniti e le guateiti costituite da feldspati alcalini ai quali, nelle guateiti, si aggiungono scarsi anfiboli e pirosseni e sostanza vetrosa. Le bostoniti tipiche si trovano nei dintorni di Boston, le seconde, tra l'altro, a Predazzo in Val di Fassa, in relazione con le monzoniti.
La produzione delle cave italiane di sienite è stata nel 1932 di 8100 tonn., ed è data interamente dalla sienite di Biella. Tale roccia è un eccellente materiale da costruzione e da decorazione, e per la sua tinta scura è anche largamente adoperata per monumenti funebri.
Le analisi seguenti mostrano la composizione chimica di alcune sieniti: