siculiano
s. m. (iron.) Intreccio linguistico di italiano e siciliano.
• Un racconto fantastico, con un «siculiano» spinto ‒ un mix di italiano e siciliano ‒ affronta il tema della fecondazione assistita. (Luca Mastrantonio, Riformista, 6 ottobre 2005, p. 8) • Le storie estreme si sa vanno raccontate con brio; così, tra i venti racconti di carcerati scelti a cura di Antonella Ferrera per un concorso letterario, l’ergastolano del manicomio di Aversa racconta che a cucirlo con cinghie di canapa al materasso di crine ‒ bucato al centro per evacuare ‒ sono due energumeni «completamente pazzi» (Rubio). Comica la notte del detenuto «definitivo» che intendendo suicidarsi butta giù non uno, ma due etti di pasta (Musumeci). La vita pulp di Chiuchini ha incisi in latino, naturali come il siculiano di [Andrea] Camilleri; splendidi e veloci i ritratti dei Corsari, che condividono l’enclave della cella («Testa di cane aveva un solo braccio...»). (Daria Galateria, Repubblica, 26 marzo 2011, p. 42, Cultura).
- Composto dal s. m. e agg. siculo e dal s. m. italiano.