Nel munizionamento d’artiglieria del 19° sec., tipo di proietto costituito da un involucro sferico di ghisa contenente una carica di polvere nera e numerose pallette di piombo (v. fig.) che, per mezzo di una rudimentale spoletta a miccia, esplodeva lungo la traiettoria, lanciando le pallette all’intorno.
Moderna granata antiuomo, d’effetto micidiale, che all’atto dello scoppio (comandato da una spoletta a tempo e a percussione) scaglia a raggiera numerose pallette metalliche (in lega di piombo e antimonio), munite talora di piccole cariche esplosive o incendiarie suppletive.