short message society
<šòot mèsiǧ sësàiëti>. – Gli SMS (short message service), i messaggi di testo mandati tramite telefoni cellulari, rappresentano allo stato attuale la tecnologia di trasmissione dati più diffusa nel pianeta. La loro straordinaria diffusione ha fatto sì che questo tipo di scrittura sia diventato ormai un modello pervasivo, operante nella nostra società ben oltre i limiti e le funzioni originarie. Da quando il telefono è diventato un social medium, gli SMS non sono più utilizzati soltanto per la comunicazione privata, ma anche per la comunicazione istituzionale, giornalistica, pubblicitaria, e così via. Inoltre, il modello degli SMS sta condizionando sempre più le tipologie testuali tradizionali, imponendosi come uno standard vincente quanto a efficacia e praticità. Questo standard fa riferimento a un codice (grafico, più che linguistico) e soprattutto a una lunghezza (quella originaria dei 160 caratteri per messaggio) diventata ormai una sorta di unità di misura universale. Di pari passo con lo sviluppo della miniaturizzazione tecnologica, si sta sviluppando infatti una irresistibile tendenza alla miniaturizzazione testuale. Il fenomeno va incontro alle esigenze di un pubblico sempre meno allenato alla lettura, ma dipende anche dalle diverse condizioni di fruizione del testo, calate in una nuova dimensione di spazio e di tempo. Testi brevi, perché più facili da leggere sullo schermo; testi rapidi, adatti a una lettura che richieda poca concentrazione. Per i quotidiani cartacei questo ha significato ridurre gli articoli a notizie di poche centinaia di caratteri (come accade nella cosiddetta free press) o frammentare il testo dei servizi più importanti in tanti articoli, riquadri, box, diagrammi (come accade ormai in tutti i quotidiani tradizionali) o ancora – ampliando l’offerta già diversificata con la creazione delle versioni online – confezionare e inviare le notizie proprio in formato SMS. La forma dell’SMS, d’altra parte, viene ormai sfruttata per veicolare i contenuti più disparati: dall’oroscopo alle previsioni del tempo, dai risultati sportivi agli indici di borsa, fino alle barzellette e ai messaggi d’amore o d’auguri preconfezionati (come quelli suggeriti nei secoli scorsi dai manuali epistolari). Un connubio particolare è quello che in tutto il mondo riguarda SMS e religione. Nel 2002, l’inglese Simon Jenkins, animatore di una rivista cristiana online, ha allestito un libro costruito con citazioni dalla Bibbia riscritte nel linguaggio 'moderno' degli SMS (R Father N Hvn: Up 2 D8 Txts Frm d Bible, ovvero: Our Father in heaven: up to date texts from the Bible). Nel 2005, la Bible society of Australia ha tradotto in SMS l’intera Bibbia (nello stesso anno, il 40% degli studenti universitari intervistati nelle Filippine dichiarava di essere abbonato a servizi di SMS religiosi). In Italia, nel febbraio 2008 è stato attivato un servizio a pagamento che consentiva di ricevere, tra l’altro, sul proprio cellulare frasi celebri di Giovanni Paolo II. Nel campo letterario, il condizionamento del modello SMS agisce sia in entrata (con l’importazione da parte del nuovo medium di una serie di testi prodotti originariamente in altra forma) sia in uscita (con l’esportazione della misura testuale – e di pochi altri tratti riconoscibili – verso il libro a stampa). Rientrano tra i casi d’importazione i romanzi via SMS (v. ), mentre sul versante dell’esportazione si può citare l’ampia produzione editoriale che ha provato a trasferire su carta il linguaggio SMS. È il caso di Viimeiset viestit (Gli ultimi messaggi, 2007), romanzo epistolare del finlandese Hannu Luntiala, composto da mille SMS per un totale di circa trecento pagine, o di Pa sage a Taba (ovvero Passage à tabac, 2004), giallo pedagogico scritto dal francese Phil Marso per mettere in guardia i giovani contro i rischi del fumo. Per l’Italia, si può citare il diario narrativo Cuore nuovo (30 giorni ai 18), scritto nel 2007 da Luana Modini.