Donna politica iraniana (n. Hamadan 1947). Dopo gli studi in legge all'università di Teheran ha intrapreso, prima donna in Iran, la carriera di giudice. Nel 1979, dopo la rivoluzione khomeinista, l'esclusione delle donne dalla magistratura l'ha costretta a lasciare l'incarico e a farle intraprendere molti anni più tardi l'avvocatura difendendo le famiglie degli scrittori e intellettuali assassinati fra il 1999 ed il 2000. Tra i fondatori dell'associazione per la protezione dei diritti dei bambini in Iran, la sua partecipazione nel 2000 a una conferenza sul processo di democratizzazionedel Paeseha suscitato scalpore: invisa al potere conservatore, è stata arrestata nel giugno dello stesso anno per avere fornito appoggio a un gruppo di studenti arrestati nel corso della repressione del luglio 1999. Il suo attivismo, volto alla ricerca di soluzioni pacifiche ai problemi sociali dell'Iran e alla promozione del rinnovamento dell'identità culturale islamica le è valso nel 2003 il premio Nobel per la pace. Nel 2006 ha fondato, insieme a J. Williams, W.M. Maathai, R. Menchú, B. Williams e M. Corrigan, il Nobel Women’s iniziative, per coordinare, promuovere e supportare azioni comuni in favore dei diritti delle donne. Nel 2016 E. ha pubblicato il testo Until we are free. My fight for human rights in Iran (trad. it. 2016), intensa narrazione della sua storia di coraggio e ribellione. Premio Hemingway Testimone del nostro tempo 2023.