TRUBECKOJ, Sergej Nikolaevič
Filosofo russo, nato ad Achtyrka nella provincia di Mosca il 4 agosto 1862, morto a Mosca il 12 ottobre 1905. Tr. studiò all'università di Mosca, dove in seguito insegnò filosofia prima come libero docente (1888) e poi come ordinario (1900). Una delle più rappresentative e nobili figure del mondo culturale moscovita, Tr. partecipò anche alla vita politica e godette tutte le simpatie della società russa. Nel 1905 divenne il primo rettore elettivo dell'università.
Dopo aver fornito notevoli contributi alla storia della filosofia antica con la sua Metafizika v drevnej Grecii (La metafisica nella Grecia antica, 1889) e specialmente con Učenie o Logose (La dottrina del Logo, 1900), Tr., ispirandosi al realismo mistico di V. Solov′ev (v.), tentò di tracciare le linee d'una "metafisica critica" (O prirode čelovečeskago soznanija, Della Natura della coscienza umana; e Osnovanija idealizma, Le basi dell'idealismo). Secondo Tr., è necessario ammettere la conoscibilità, almeno parziale, dell'essenza dell'essere. Ma tale conoscenza per non rimanere dogmatica deve scaturire dall'analisi gnoseologica della nostra coscienza concreta. La conoscenza dell'essere si basa sulla legge "della correlatività universale", la quale afferma non solo la correlatività necessaria dei diversi momenti della coscienza del soggetto, ma anche la relatività di questi di fronte alla totalità del mondo oggettivo. Siccome però questa relatività dev'essere presupposta come esistente prima ancora d'essere conosciuta, è necessario riconoscere che la coscienza è determinata dalla correlatività intima del reale, che si fonda sull'assoluta "uni-totalità" dell'essere. L'assoluto quindi non è un principio puramente logico, ha invece un profondo significato ontologico. Tr. lo pensa come "un soggetto concreto, vivo, personale e creativo, come Dio".