Selaginellacee Famiglia di Licopodiofite, ordine Selaginellali, comprendente il solo genere Selaginella (v. .) con 700 specie, quasi tutte tropicali. Le S. hanno fusti delicati, ramificati a monopodio o dicotomici, solitamente appiattiti e reptanti, con foglie piccole, sparse o quadriseriate; le radici si formano all’apice di piccoli rami detti rizofori. All’ascella di alcune foglie (sporofilli), raggruppate all’estremità dei rami e quindi costituenti un fiore, si sviluppano gli sporangi che sono di due tipi: macro- e microsporangi, i primi con 4 grosse spore, i secondi con molte spore piccole. I protalli sono microscopici e quello femminile rimane racchiuso nella spora, la quale si apre solo all’apice per rendere possibile la fecondazione. In Italia vivono 3 specie che crescono nei luoghi ombrosi. Alcune selaginelle esotiche si coltivano come piante da serra o d’appartamento. Certe specie delle regioni tropicali con una stagione secca presentano un adattamento xerofitico: in ambiente secco ripiegano i rami verso il centro della pianta, impedendo così il disseccamento dei rami più giovani, e li ridistendono se inumidite, come fa, per es., la rosa di Gerico (➔ rosa).
Il monofiletismo delle S. si basa sugli sporangi disposti alle ascelle degli sporofilli. Sembra che le S., sebbene maggiormente simili alle Licopodiacee dal punto di vista morfologico, siano filogeneticamente più affini alle Isoetacee, sulla base dell’eterosporia e delle foglie ligulate.
L’ordine Selaginellali, classe Licopodine, è caratterizzato da eterosporia, foglie provviste di ligula, riduzione del protallo femminile, quasi completamente racchiuso nella parete della spora. Comprende oltre le S. varie famiglie fossili del Paleozoico superiore: Lepidodendracee, Sigillariacee ecc.