Seicelle
(XXXI, p. 310; App. III, ii, p. 692; V, iv, p. 706)
Popolazione e condizioni economiche
di Marina Faccioli
Nel 1998, secondo stime delle Nazioni Unite, la popolazione aveva raggiunto i 76.000 abitanti, con un incremento medio annuo sceso all'1,5% nel periodo 1990-97. La distribuzione della popolazione è piuttosto disomogenea: quasi il 90% degli abitanti risiede nell'isola maggiore, Mahé. Il solo centro urbano di rilievo è la capitale, Victoria, che svolge anche funzioni portuali.
L'economia delle S., fino agli anni Settanta basata su un'agricoltura di sussistenza, presenta una struttura modernizzata, come indica la composizione percentuale del PIL: il contributo del settore primario si è limitato al 4,3%, quello del secondario si è assestato sul 24,9%, la rimanente quota spetta al terziario che occupa il 72,3% della popolazione attiva. Nel periodo 1990-97, grazie all'espansione del turismo, il PIL è cresciuto in media a un ritmo del 3,3% annuo.
Agli inizi degli anni Novanta il governo ha varato un piano quinquennale di sviluppo (1990-94) rivolto prevalentemente ad attrarre capitali stranieri. Nel 1995 sono state adottate misure per trasformare le S. in un centro finanziario off-shore e in un importante nodo di traffico aereo e marittimo per l'area dell'Oceano Indiano. Altri interventi sono stati rivolti alla creazione di una zona franca di esportazione e alla privatizzazione delle strutture turistiche appartenenti allo Stato (alberghi e servizi portuali della capitale). Nonostante i recenti processi di sviluppo e i provvedimenti di politica economica intrapresi dal governo, il debito estero rimane elevato e costituisce il principale ostacolo da superare per consolidare il sistema economico. Le colture agricole più diffuse sono rappresentate dalla palma del cocco, dal banano, dal tè. La pesca ha assunto crescente importanza a partire dagli anni Ottanta, tanto che nel 1996 la vendita del pesce fresco e conservato (tonno) copriva oltre il 28% del valore totale delle esportazioni. Ingenti introiti provengono dalla vendita di licenze di pesca nelle acque territoriali dell'arcipelago a flotte di paesi stranieri. L'industria ha sviluppato quasi esclusivamente il comparto alimentare (birra, conserve, acque minerali) e quello della lavorazione del tabacco (sigarette). Il turismo risulta in costante espansione.
Storia
di Paola Salvatori
Soggette per un quindicennio al monopolio politico del Seychelles People's Progressive Front (SPPF, partito unico di ispirazione socialista al potere dal 1978) guidato da A. René, le S. conobbero agli inizi degli anni Novanta un graduale processo di democratizzazione. Ciò non corrispose a un radicale mutamento del quadro politico dal momento che l'autorità del vecchio leader rimase incontrastata, riuscendo a prevalere anche nel nuovo assetto istituzionale. Le prime elezioni generali multipartitiche svoltesi nel 1993, dopo l'introduzione di una nuova Costituzione, segnarono infatti la vittoria del SPPF che, con un programma di forte impegno sociale, riuscì a battere il rinato Democratic Party (ancora guidato da J. Mancham); René fu nuovamente confermato presidente della Repubblica.
Il nuovo esecutivo cercò di coniugare una politica di equità fiscale (aumento delle imposte sui generi di lusso e diminuzione di quelle su alcuni beni essenziali) con una politica economica di cauta liberalizzazione del mercato, volta soprattutto ad attirare capitali stranieri. Si procedette così negli anni seguenti alla parziale privatizzazione dei settori turistico, agricolo e ittico e alla creazione di 'zone franche' per convogliare attività economiche e finanziarie internazionali.
Nel corso del 1995, anche per fronteggiare il previsto calo di valuta pregiata conseguente all'annunciata chiusura, fissata per l'ottobre 1996, della base di rilevamento spaziale affittata agli Stati Uniti, il governo approvò un decreto che garantiva l'immunità penale a chiunque investisse nel paese 10 milioni di dollari. Tale norma fu duramente criticata dalle opposizioni e dagli organismi finanziari internazionali e nel corso del 1996 fu mitigata attraverso la promulgazione di alcuni provvedimenti restrittivi volti a evitare che si praticasse il 'riciclaggio' di fondi illeciti.
Nel marzo 1998 si tennero nuove elezioni generali. René risultò nuovamente il candidato più votato (66,7% dei consensi) e fu riconfermato presidente della Repubblica; il suo partito ottenne la maggioranza assoluta dei seggi in Parlamento.