HEANEY, Seamus
Poeta irlandese, nato nella contea di Derry il 13 aprile 1939. Esordisce con le liriche di Death of a naturalist (1966) e di Door into the dark (1969), affermandosi come la voce più interessante della letteratura dell'Irlanda del Nord. Trova un originale modulo poetico nella contrapposizione tra l'arcaico mondo contadino delle sue origini e la modernità, ma l'esplosione della violenza terrorista e la dura repressione dell'esercito britannico di stanza nell'Ulster gli impongono un'approfondita riflessione sulla storia della sua gente, sul colonialismo e sulla perduta matrice gaelica della sua cultura, che diventano i temi privilegiati della sua opera, da Wintering out (1972) a North (1975). In seguito all'aggravarsi del conflitto nel Nord, il poeta lascia la Queen's University di Belfast e si trasferisce con la famiglia nella Repubblica. Attualmente H., che ha insegnato a Harvard (1982-84), è titolare della cattedra di Retorica e Oratoria al Boylston College; dal 1989 di quella di Poesia nell'università di Cambridge.
Negli anni Settanta H. è stato dolorosamente coinvolto nei terribili avvenimenti che sconvolgono l'Ulster, sempre sorretto dalla fede nella memoria collettiva, metaforicamente rappresentata dai riferimenti agli antichi abitatori delle paludi danesi che invasero l'Irlanda in epoche preistoriche.
Un afflato epico percorre i versi e trascende i limiti regionali della tematica heaneyana. Al lessico moderno e trasgressivo si accompagna l'uso sapiente della versificazione, dal sonetto alla terzina, dal verso libero a brevi componimenti di dodici versi. Nel 1979 esce la raccolta Field work, che si chiude con una magistrale versione dell'episodio del conte Ugolino dalla Commedia. Ancora importante è l'influenza dell'opera di Dante, di cui H. esalta "gli elementi indomiti e decisamente municipali" in Station Island (1984). Generazioni di penitenti da ogni angolo d'Irlanda hanno compiuto il pellegrinaggio all'isola del lago Derg, il cosiddetto ''Purgatorio di S. Patrizio'': sulle loro orme si pone il poeta alla ricerca di un nuovo e ''pacificato'' canto in cui si mescolino memoria collettiva e ricordo personale, fatto storico e documento della cultura d'Irlanda, faccia a faccia con le ombre di W. Carleton e di J. Joyce. Questa nuova nota rasserenata si avverte anche nella successiva raccolta The haw lantern (1987), incentrata sulla sequenza di sonetti ''Clearances'' in memoria della madre; e in The globe in the window (1987).
Nel 1980 è uscita una raccolta di saggi che attesta l'impegno e l'acume critico di H., Preoccupations - Prose: 1968-1978, di cui è brillante conferma il recente volume The government of the tongue (1988).
Bibl.: R. Buttel, S. Heaney, Lewisburg 1975; B. Morrison, S. Heaney, Londra-New York 1982; Agenda, 27, 1, Spring 1989, a cura di W. Cookson e P. Dale (numero monografico dedicato al cinquantesimo genetliaco del poeta).