SCUOLE CRISTIANE
. I Fratelli delle scuole cristiane sono una congregazione religiosa insegnante fondata a Reims da S. Giovanni Battista De La Salle (v.). È composta esclusivamente di laici a voti semplici, aventi una regola approvata con bolla di Benedetto XIII (26 gennaio 1724). Il governo della congregazione risiede nelle mani di un regime, formato dal superiore generale, eletto a vita dal capitolo generale, e da 12 assistenti.
Fine dell'istituto, dicono le regole redatte dal fondatore, "è di dare una cristiana educazione ai fanciulli"; i membri di esso assolvono tale compito con il duplice magistero religioso e profano, al quale vengono iniziati durante lunghi anni di formazione intellettuale e morale, in apposite case dell'istituto.
Nel campo scolastico è merito quasi assoluto di questa congregazione la divulgazione dell'insegnamento popolare e della scuola a carattere tecnico-scientifico, che il suo fondatore concepì a fianco dell'antica scuola classica. I suoi membri divennero i maestri della scuola primaria che, ideata come gratuita e tolta all'abiezione nella quale viveva, diede origine alla forma moderna, adottando in luogo dell'antico metodo "individuale", quello "simultaneo", con lo studio della lingua materna e delle discipline pratiche. Dalle varie innovazioni, rampollarono poi successivamente le moderne ramificazioni della scuola media, la scuola professionale, le scuole domenicali, le serali e soprattutto la scuola magistrale (1684), che la storia critica della pedagogia ha specialmente rivendicato all'attività dei Fratelli delle scuole cristiane. Essi infatti, pur continuando, secondo la mente del loro fondatore, a coltivare la scuola primaria, attesero fino dagl'inizî a tutti i gradi dell'insegnamento medio e anche superiore, come risulta dagl'istituti che ne derivarono, e dalle importanti pubblicazioni scolastiche.
L'Italia che, parallelamente al sorgere della congregazione in Francia, già aveva avuto in Roma una casa dell'istituto, accolse fra le prime nazioni le innovazioni dei Fratelli; nel 1829 essi sono a Torino per invito di Carlo Felice, e di là divulgano i loro metodi e programmi, specialmente per iniziativa del Rayneri, dei ministri Casati e Lanza, del Boncompagni e dello stesso Cavour; e ispirano anche la mente di don Bosco (v.), che alla scuola dell'istituto attinse spirito e forme creatrici.
Pur mantenendosi fedeli alle direttive del loro fondatore, i Fratelli delle scuole cristiane furono all'avanguardia di ogni progresso didattico e pedagogico; difesero i loro metodi contro il sistema lancasteriano e dopo lunga lotta trionfarono della resistenza conservatrice dell'università di Francia, che nel 1840 pubblicava i loro programmi, sostanzialmente dissimili da quelli della scuola tradizionale a tipo classico, elogiandone la sapienza e dando ai loro alunni libero passaggio agli studî superiori.
Alla morte del La Salle (1719) la congregazione contava 27 case con 274 membri, nel 1929 le case hanno superato il migliaio e i membri sono oltre 19.000, con un numero complessivo di 350.000 alunni. Già sparsi in tutta Europa, i Fratelli allargarono al principio del sec. XIX il loro campo di azione, fondando opere scolastiche nelle isole dell'Oceano Indiano, nella Caienna, nella Florida, nelle Antille e nel Canada; sotto il lungo generalato del fratello Filippo, si ebbero numerose fondazioni in Turchia, Algeria, Egitto, Cocincina, Madagascar, Indie Orientali e Stati Uniti, dove i Fratelli dirigono istituti di primaria importanza, talora aggregati alle università di stato. Da varî anni l'Italia si vale intensamente della loro opera anche nelle sue colonie, e all'estero; ad essi sono affidati gl'istituti di Tripoli, Bengasi, Coo e Rodi, nonché quelli di Corfù e di Patrasso.
Bibl.: F. Lucard, Annales de l'Institut des Frères des Écoles chrétiennes, voll. 2, Parigi 1883; A. Chevalier, Les Frères des Écoles chrétiennes et l'enseignement primaire après la Révolution (1797-1830), Parigi 1887; L. Ayma, L'øuvre des Écoles Chrét. dans les rapports avec l'Église et avec la société, Aix 1859; F. Lucard, Les Écoles chrét. et gratuites et de l'influence que le Vén. J.-B. De La Salle a exercé sur elles et l'enseignement primaire en général, Rouen 1871; F. Maximin, Les Écoles Normales de Saint J.-B. De La Salle. Études historiques et critiques, Bruxelles 1922; G. Rigault, Les Frères des Écoles chrétiennes, Parigi 1924; Croisé, L'Institut des Frères des Écoles chrétiennes, Namur 1922; F. Isidoro, Un precursore nel campo delle istituzioni scolastiche e nei metodi didattici ed educativi, Milano 1926, con ampia bibliografia.