SCROFULODERMA
. Forma speciale di tubercolosi cutanea, torpida, caratterizzata da piccoli ascessi profondi, che si sviluppano nel connettivo sottocutaneo, e che sono coperti, almeno in un primo tempo, da pelle sana. Successivamente, col progredire della lesione, la cute può assumere un colorito livido, e rompersi, dando esito a pus caseoso. Residuano allora ulceri caratteristiche, con margini sottominati a fondo sanioso, ricoperto da granulazioni flaccide e violacee. Il decorso è cronico, la guarigione lenta, con esito in cicatrici deformanti. Non rimangono mai pigmentazioni. Colpisce di solito i fanciulli e si localizza il più spesso alle guance, al volto, alle natiche, preferibilmente intorno a lesioni specifiche preesistenti (scrofola).
La cura consiste nell'exeresi, con raschiamento e causticazione. La cura generale tonica e ricostituente è sempre utile. Valgono anche le cure di sole.