scontrino parlante
loc. s.le m. Documento contabile che riporta la natura, la qualità, la quantità e il prezzo dei prodotti venduti da una farmacia, con il codice fiscale dell’acquirente.
• Il meccanismo ricorda da vicino lo «scontrino parlante» che si usa per ottenere le detrazioni fiscali sui farmaci, con una differenza fondamentale: lo scontrino stampato in farmacia finisce nelle mani del contribuente, che lo allega alla dichiarazione per ottenere lo sconto Irpef. Con lo «spesometro», invece, il dato rimane nelle mani del venditore, e bisognerà vedere in che modo si supereranno gli importanti problemi di privacy che un sistema del genere comporta. (Marco Mobili e Gianni Trovati, Sole 24 Ore, 14 dicembre 2010, p. 8) • Lo scontrino, anche per importi minimi sotto i 50 euro ‒ hanno spiegato i revisori ai capigruppo di maggioranza e opposizione ‒ deve riportare il codice fiscale del gruppo e contenere l’elenco delle spese in dettaglio. Insomma deve essere uno scontrino «parlante», di fatto una fattura. (Sara Strippoli, Repubblica, 7 febbraio 2014, Torino, p. VII) • Un problema ricorrente è quello della documentazione probante le spese. Si tenga conto che, in via di principio, le spese dei medicinali sono detraibili se risultano certificate da fattura o da «scontrino parlante», scontrino in cui, cioè, sono specificati il codice fiscale del destinatario del prodotto, la natura e la quantità dei farmaci acquistati e il codice alfanumerico che identifica la qualità. (D[aniele] Cir[ioli], Avvenire, 23 aprile 2016, Dichiarazione dei Redditi, p. III).
- Composto dal s. m. scontrino e dal p. pres. parlante.
- Già attestato nella Stampa del 24 febbraio 1997, Tuttosoldi, p. 2 (Cesare Rietto).