SCAMANDRO
(Σκάμανδρος, Ξάνϑος; Scamander, Xanthus). - Principale fiume della pianura troiana, che nascendo dal monte Ida scorre presso l'odierna Hisarlik verso l'Egeo, e sfociava anticamente presso il capo Reteo; il letto dell'odierno Menderes, che sbocca presso il capo Sigeo, non corrisponde in tutto all'antico corso, nel quale, diversamente da ora, veniva a influire anche il Simoenta (del resto l'identificazione è oggetto di vive discussioni). Sulla riva sinistra dello Scamandro si svolge il teatro della guerra descritta nell'Iliade, finché Achille ricaccia oltre il fiume i Troiani nella loro città. Il nome non è greco, a quanto pare, ma locale; e se Omero dice (Il., XX, 79) che gli uomini lo chiamano Scamandro, mentre gli dei lo chiamano Xanthos (cfr. flavus "biondo"), abbiamo anche qualche addentellato linguistico per supporre che questo secondo nome sia press'a poco l'equivalente greco del nome indigeno, riflettente la natura del fiume stesso.
Secondo la concezione naturistica della religione primitiva, in Omero lo Scamandro, oltre che un fiume, è divinità fluviale e come tale riceve anche sacrifizî di vittime (suo sacerdote è Dolopio in Il., V, 77), prende parte ai concilî divini, e protegge nella guerra i Troiani: per questo lo vediamo insorgere spaventosamente nel XXI libro dell'Iliade contro Achille che infuria, dopo avergli anche parlato, sotto forma d'uomo, per distoglierlo dalla strage. Nella lotta tra gli dei, nel XX libro, egli attacca naturalmente Efesto, il dio del fuoco. È detto figlio di Zeus in Il., XIV, 434, e fratello del Simoenta in Esiodo (Theog., 347). Anche nell'epica posteriore la parte dello Scamandro nel ciclo di leggende troiane fu certo notevole, specialmente quando. il destino di Troia fu collegato intimamente con il fiume stesso della città, per mezzo di un oracolo noto ai Greci che se i cavalli di Reso avessero bevuto al fiume la città non sarebbe caduta (vedi il commento di Servio ad Aen., I, 464): di qui il trafugamento dei bianchi cavalli di Reso operato dallo scaltro Ulisse.
Bibl.: Per notizie geografiche moderne in rapporto all'epopea omerica, vedi: W. Doerpfeld, Troja und Ilion, Atene 1902, p. 616; E. Obst, Der Skamander-Xanthos in der Ilias, in Klio, IX (1909), p. 202; W. Leaf, Troy, a study in Homeric Geography, Londra 1912; Ch. Vellay, Les nouveaux aspects de la question de Troie, Parigi 1930; id., La question du site de Troie, in L'antiquité classique, III (1934). Cfr. troia.