(gr. Σάρδεις o Σάρδις) Antica città dell’Asia Minore, presso la confluenza del Pattolo e dell’Ermo. Capitale del regno lidio, nel 652, fu distrutta dai Cimmeri. Fu subito ricostruita splendidamente e con forte influsso greco. Caduto il regno di Lidia (546), divenne capitale della satrapia persiana di Lidia; fu presa e incendiata dagli Ioni ribelli nel 498. Ma l’acropoli resistette e anche un secolo dopo non cedette all’assalto di Agesilao II (396). Dopo la conquista di Alessandro Magno ebbe una costituzione di tipo greco; passò poi agli Antigonidi e a Lisimaco, infine nel 287 ai Seleucidi. Nel 189 passò al regno di Pergamo e nel 133 alla provincia romana d’Asia. Distrutta nel 17 d.C. da un terremoto, fu ricostruita e rimase in età imperiale città di una certa importanza economica, grazie al tempio di Artemide, che fu sempre un centro bancario di prim’ordine.
Il sito di S., identificato già nella prima metà del 15° sec. d.C. da Ciriaco di Ancona, è stato sistematicamente scavato da archeologi americani (1910-14 e poi dal 1922): da questi scavi sono derivati importanti cognizioni sull’antica civiltà dei Lidi.