Simeoni, Sara
Italia • Rivoli Veronese, 19 aprile 1953 • Specialità: Salto in alto
È stata la più grande atleta italiana di tutti i tempi, ineguagliata per quantità e qualità di successi ed elevato rendimento agonistico. Capace sempre di affrontare con serenità le competizioni, non disperandosi nella sconfitta, non esaltandosi oltre misura nella vittoria, ha al suo attivo tre medaglie olimpiche (argento nel 1976 a Montreal; oro nel 1980 a Mosca; argento nel 1984 a Los Angeles), tre medaglie europee (bronzo nel 1974 a Roma; oro, eguagliando il record del mondo di 2,01 m, nel 1978 a Praga; ancora bronzo nel 1982 ad Atene). Il suo anno migliore fu il 1978: il 4 agosto, a Brescia, stabilì per la prima volta il record del mondo, portandolo da 2 m a 2,01 m; poche settimane dopo, a Praga, affrontò la tedesca dell'Est Rosemarie Ackermann, ex primatista del mondo e sua grande rivale da cui era stata sconfitta agli Europei di Roma nel 1974 e alle Olimpiadi di Montreal nel 1976, e la batté in una giornata fredda e piovosa, nonostante il suo stile di salto, il Fosbury flop che richiedeva una rincorsa particolarmente lunga e veloce con stretta curvatura, comportasse dei rischi su una pedana resa viscida dalla pioggia (Ackermann, invece, praticava lo straddle, che sotto questo aspetto poneva meno problemi). La sua carriera sportiva era iniziata alla Scala Azzurra di Verona, sotto la guida di Walter Bragagnolo. Nel 1970, a Parigi, giunse quinta ai Campionati Europei juniores con 1,70 m, nel 1971 nona ai Campionati Europei di Helsinki, nel 1972 sesta alle Olimpiadi di Monaco, con 1,85 m. In seguito, passata sotto le cure tecniche di Erminio Azzaro, poi diventato suo marito, perfezionò il Fosbury flop aggiungendo, alla sua collezione di trofei, anche due titoli mondiali universitari, nel 1977 a Sofia e nel 1981 a Bucarest. Stabilì 24 primati nazionali (da 1,71 m nel 1970 a 2,01 m nel 1978) e conquistò 14 titoli di campionessa d'Italia.