Nome di tre militari e uomini politici greci: 1. Nobile ateniese (n. 520 a. C.), sposò Agariste nipote di Clistene, dalla quale ebbe Pericle. Fu di tendenza moderatamente democratica; accusò (490) Milziade, e ne ottenne la condanna per la sfortunata spedizione di Paro: fu poi ostracizzato egli stesso (484). Comandò, dopo il suo richiamo in patria, in occasione dell'invasione persiana, il contingente navale ateniese che vinse a Micale contro i Persiani (479) e poi conquistò Sesto, sull'Ellesponto (478). 2. Figlio di Pericle, nipote del precedente; morì come il padre e il fratello Paralo durante la peste di Atene (429). 3. Ufficiale mercenario, di origine spartana, al servizio dei Cartaginesi nella 1a guerra punica. A S. è ascritto il merito del sapiente schieramento dell'esercito cartaginese e dell'abile manovra con cui fu sbaragliato, presso Tunisi, l'esercito romano di Attilio Regolo (255 a. C.). Secondo la tradizione S., per sfuggire l'invidia, si sarebbe imbarcato subito dopo per la Grecia; fu però assassinato in mare dai Cartaginesi. Può darsi invece che sia sopravvissuto e sia lo stesso S. cui Tolomeo III d'Egitto affidò (245) il comando delle regioni di là dall'Eufrate.