SANDANSKI
Località della valle del fiume Struma (antico Strymòn), nell'odierna Bulgaria sudoccidentale. Vi sorgeva nella seconda metà del I millennio a.C. un villaggio tracio, nelle terre della tribù dei Medi, da cui si sviluppò successivamente una città romana e paleobizantina.
Non si conosce il nome antico della città, si sa comunque che nella zona si trovavano Desudava, Alexandropolis, Parthicopolis oppure Paroicopolis, Garescos e Zapara. Il villaggio tracio venne conquistato dai Romani nel 29-28 a.C. e incluso nella provincia Macedonia; una città romana vera e propria, però, fu fondata solo all'epoca di Traiano, e raggiunse la sua maggiore fioritura economica e culturale nel periodo degli Antonini e dei Severi. Ebbe vita fino alla fine del VI sec. e sulle sue rovine sorse più tardi un villaggio bulgaro medievale (X-XIV sec.).
La lingua ufficiale nella città era il greco. L'amministrazione era affidata a un collegio di arconti, con un arconte in capo. Esistevano houle e dèmos: negli anni di Antonino Pio i membri del consiglio civico divennero ottanta. Gli abitanti erano prevalentemente di origine tracia ed emigrati italici e greci. Iscrizioni rinvenute a S. informano che nella città esistevano tre categorie di cittadini: polìtai, xènoi e douloi; nel territorio della città vivevano molti emigrati di condizione libera, i quali però non erano cittadini dell'antico centro romano.
La città in epoca romana possedeva mura di cinta in blocchi di pietra; era costruita secondo il sistema ortogonale e aveva una superficie di circa 15-20 ha. Le strade erano pavimentate con lastre di granito e al di sotto di esse si snodavano un canale in muratura e una conduttura in terracotta.
Centro della vita politica, economica, religiosa e culturale della città era l’agorà. Non ancora scavata, essa è stata localizzata nelle vicinanze del centro della città paleobizantina, ove si trovano basiliche paleocristiane.
Nella città e nei suoi dintorni sorgevano templi e santuari del pantheon tracio-greco (Atena, Artemide, Tyche e il Theòs Salenos). Il Santuario del dio Sálenos, il Cavaliere Trace (v.), è stato messo in luce nel 1982 a NE della città romana: dall'area sacra provengono rilievi votivi in marmo con rappresentazione del dio e numerose are di marmo con dediche in lingua greca, databili alla prima metà del III secolo.
Più numerosi a S. sono i monumenti compresi fra la seconda metà del IV e il VI sec., tra cui alcune basiliche paleocristiane. Tra queste è da ricordare la basilica episcopale (inizi VI sec.), che ha nell'esonartece un mosaico pavimentale policromo con iscrizione in lingua greca. Si ricorda il nome del vescovo Giovanni. Il mosaico pavimentale della navata centrale e un ambiente laterale a S presentano una decorazione con uccelli, pesci e altri motivi.
Le necropoli della città romana e paleobizantina si trovano fuori delle mura, in direzione O e S.
Nella città viene lavorato prevalentemente il marmo grigio-bianco delle non lontane cave di Neine, nei pressi dell'odierno villaggio di Ilindenci.
Nel Museo Storico di S., fondato nel 1935, sono conservati importanti testimonianze archeologiche della tarda Età del Ferro, del periodo romano, paleobizantino e medievale. Ricca è la collezione di stele funerarie in marmo con busti a rilievo e iscrizioni in lingua greca (I-III sec.) rinvenute a S. e lungo il medio corso del fiume Struma.
Bibl.: B. Gerov, Untersuchungen über die westthrakischen Länder in römischer Zeit, in Godišnik na Sofijskija Universitet, LIV, 1959-60, 3 (1961), p. 184 ss.; G. Mihailov, Inscriptiones graecae in Bulgaria repertae, IV. Inscriptiones in territorio Serdicensi et in vallibus Strymonis Ν estique repertae, Sofia 1966, p. 343 ss.; T. Ivanov, D. Serafimova, N. Nikolov, Ausgrabungen in Sandanski im Jahre i960, in BIBulg, XXXI, 1969, p. 105 ss. (in bulg.); T. Ivanov, Neuentdecktes Heiligtum des thrakischen Reitergottes bei Sandanski (Südwestbulgarien), Πρακτικα του Η΄Διεθνους συνεριου ελληνικης και λατινικης επιγραφικης, Αθηνα 1982, II, Atene 1987, pp. 286-289; F. Papazoglou, Les villes de Macédoine à l'époque romaine (BCH, Suppl. XVI), Parigi 1988, in part. p. 373 ss.; A. Dimitrova, Die spätantike und frühbyzantinische Stadt bei Sandanski (4.-6. Jh.), nach archäologischen Angaben, in Bulgarian Historical Review, 1991, 4, pp. 75-84.
(T. Ivanov)