San Marino
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Geografia umana ed economica
di Anna Bordoni
Stato dell'Europa meridionale, enclave dell'Italia, situato nell'Appennino tosco-emiliano. Al dicembre 2006 la popolazione è risultata di 26.000 ab., pari a una densità di 475,4 ab./km2. È uno dei più piccoli Paesi del mondo e secondo la Banca mondiale beneficia di un reddito elevato, di cui oltre il 50% proviene dal turismo: è visitato in media ogni anno da 3 milioni di persone. Per ridurre la dipendenza dello Stato da questo settore, il governo ha incoraggiato lo sviluppo di alcune industrie leggere, che lavorano materiali importati dall'Italia. Molto sviluppato è anche il settore finanziario, grazie alla favorevole legislazione fiscale. Nel dicembre 2004 S. M. ha siglato un importante accordo con l'Unione Europea relativo ai redditi di risparmio dei non residenti, accompagnato da un Memorandum d'intesa volto a salvaguardare il locale sistema finanziario, integrandolo al tempo stesso al sistema europeo.
Storia
di Paola Salvatori
La vita politica di S. M., tra le più antiche e piccole repubbliche del mondo, conobbe nei primi anni del 2000 una fase di instabilità che si esplicò nella labilità delle coalizioni di governo, soggette a ripetuti cambiamenti. L'alleanza tra il Partito democratico cristiano sammarinese (PDCS) e il Partito socialista sammarinese (PSS) che dal 1993 guidava il Paese, entrò in crisi nel febbraio del 2000 in seguito all'uscita dei socialisti dal governo. In marzo si formò una nuova coalizione composta da democristiani, Partito progressista democratico sammarinese (PPDS) e i riformisti democratici e socialisti (partito nato nel 1997). Nel marzo 2001 il PPDS, i Riformisti democratici e socialisti e Idee in movimento decisero di allearsi e diedero vita a una nuova formazione politica denominata Partito dei democratici sammarinesi (PDS).
Nelle elezioni politiche del giugno 2001 il PDCS si affermò ancora una volta come partito di maggioranza ottenendo 25 seggi, seguito dal PSS, 15 seggi, e dal PDS, 12 seggi. Si formò un esecutivo composto da PCDS e PDS, ma il riemergere dei contrasti tra i due schieramenti portò in breve a una ennesima crisi di governo (giugno 2002). Si formò una coalizione incentrata sul PSS e sul PDS, mentre il PDCS passò all'opposizione. Il nuovo esecutivo ebbe però vita breve. In dicembre, un rinnovato accordo tra PSS e PDCS portò alla costituzione di un nuovo governo destinato anch'esso tuttavia, a essere presto rimpiazzato da una nuova coalizione che comprendeva anche il PDS (dic. 2003).
Agli inizi del 2005 il PSS e il PDS decisero di unificarsi e diedero vita al Partito dei socialisti e dei democratici (PSD). Alcuni esponenti socialisti contrari all'unione fondarono, a loro volta, il Nuovo partito socialista (NPS). Nel giugno 2006 si tennero le elezioni politiche. Il PDCS subì una lieve flessione e conquistò 21 seggi, il PSD vinse 20 seggi e il NPS 3 seggi. In luglio si formò un nuovo esecutivo guidato dal PSD e composto da altre formazioni minori di sinistra.