Matematico e filosofo (Büdingen, Assia, 1712 - Zuilestein, Paesi Bassi, 1757). Discepolo di G. Bernoulli, prof. di filosofia e di matematica all'univ. di Franeker, poi (1748) bibliotecario del principe d'Orange, infine (dal 1749) professore di filosofia e diritto naturale all'Aia. Come filosofo, K. professò le teorie di Leibniz. Risonanza notevole ebbe la sua polemica con Maupertuis, contro il quale rivendicò la priorità leibniziana della scoperta del principio dell'azione minima, ricollegabile al principio di continuità: al giudizio dell'Accademia berlinese delle scienze favorevole al Maupertuis, suo presidente, K. replicava con un Appel au public (1753). Anche L. Eulero partecipò alla disputa con una Dissertatio pubblicata nello stesso anno. Pubblicò un commento di Euclide.