SAGO (sagum)
Mantello non molto grande di stoffa, generalmente rozza e pesante, adoperato presso i Romani, soprattutto dai militari. Esso era originario dalla Gallia, ed era costituito da un pezzo di stoffa quadrata, che si affibbiava sul petto o sulla spalla e ricadeva dietro le spalle. In che cosa differisse dalla clamide, di origine greca, dalla lacerna e da altre vesti dello stesso tipo, non si può dire con precisione. Esso era portato sia dai poveri sia dai ricchi, differendo naturalmente dagli uni agli altri per finezza e per bellezza; ma era preferito dai primi, e col tempo divenne l'abito militare per eccellenza: così che le espressioni: saga sumere, ire ad saga, ecc., erano sinonimi di "andare in guerra"; saga ponere, di fare la pace". Il sago dei soldati era detto sagum gregale, quello degli ufficiali, di colori più vivi e forse anche più piccolo, sagulum; quello del comandante era rosso, e non doveva distinguersi dal paludamentum; dello stesso colore era quello dei littori che accompagnavano il comandante in guerra. Il sagum nero era segno di lutto. I fabbricanti e negozianti di saga erano detti sagarii: di essi è sovente menzione nelle iscrizioni. Lo stesso termine era adoperato anche per designare la stoffa con cui si copriva il cavallo, o che si metteva sotto la sella per proteggerne il dorso.