MALASPINA, Saba
Cronista del secolo XIII. Nulla di preciso si sa di lui, se non che apparteneva a una vecchia famiglia romana e fu prima decano della chiesa di Mileto in Calabria, poi addetto alla curia di papa Martino IV.
Scrisse una Rerum Sicularum Historia (ed. in Rer. Ital. Script. del Muratori, VIII) che va dalla morte di Federico II alla morte di Carlo I d'Angiò (1250-1285). L'opera fu composta sotto il pontificato di Martino IV ed è dedicata al collegio dei cardinali. Nonostante le evidenti tendenze guelfe dell'autore, essa ha grande valore sia perché ci dà il racconto di trentacinque anni di storia italiana tra i più salienti del sec. XIII, sia perché la posizione nella curia pontificia del M. gli diede modo di avere informazioni precise e ampie, e larga conoscenza degli uomini e delle cose del suo tempo. Inoltre il suo indubbio amore per la verità e un largo senso di comprensione umana che gli permettono di riconoscere, benché guelfo e legato ai papi, le virtù cavalleresche di Manfredi e gli errori e le colpe di Carlo d'Angiò, e gli fanno compiangere la triste sorte di Corradino, costituiscono un notevole correttivo alla tendenziosità del suo racconto. Egli scrisse in latino con uno stile artificioso e retorico, talvolta oscuro, ma in genere non privo d'efficacia.
Bibl.: U. Balzani, Le cronache italiane nel Medioevo, Milano 1900.