RYSWYK (o Rjswijk; A. T., 44)
Comune dell'Olanda meridionale, che confina a N. con la città dell'Aia, di cui è un sobborgo. Nel 1931 contava 15.930 ab.
La pace di ryswyk. - Sono compresi sotto questo nome i quattro trattati del 1697 che posero fine alla guerra della Lega d'Augusta e della Grande Alleanza. I primi tentativi di pace risalgono al 1693 e furono opera della Svezia e del conte d'Avaux, ambasciatore francese a Stoccolma, ma non ebbero effetto immediato; e sterili rimasero anche i successivi negoziati svolti in Svizzera. Nel 1695, a Utrecht, i rappresentanti francesi e olandesi giunsero a stabilire sei articoli che servirono poi di base alle future trattative, e nei primi mesi del 1696 Luigi XIV sollecitò, insieme con la mediazione del re di Svezia, da tutti accolta e riconosciuta, anche l'intervento moderatore della Danimarca. Ma un passo decisivo verso la fine del conflitto fu reso possibile solo dalla pace separata di Vittorio Amedeo II con la Francia (trattato di Torino del 23 agosto 1696), sulla base della restituzione di Pinerolo e di tutti i territorî occupati al Piemonte (art. 1) e del matrimonio del duca di Borgogna con la principessa Maria Adelaide di Savoia (art. 11). L'imperatore e la Spagna, privi dell'aiuto sabaudo, dovettero accettare col trattato di Vigevano (7 ottobre 1696) la neutralizzazione dell'Italia e ritirare i loro eserciti in attesa della pace generale. In realtà il blocco asburgico era contrario alla pace perché sperava in un ulteriore indebolimento della potenza francese; ma l'Inghilterra e l'Olanda, che avevano sopportato l'onere finanziario della guerra, sollecitavano una conclusione.
Il 9 maggio 1697, nel castello di Nieuwburg presso Ryswyk, si aprirono le conferenze diplomatiche. La Svezia, rappresentata dal barone di Lilienroth, cui si aggiunse più tardi il conte di Bonde, ebbe - secondo l'espressione dell'ambasciatore veneto Pietro Venier - "l'apparenza del maneggio". In realtà le trattative essenziali si svolsero in una riunione segreta a Bruckom tra Lord Portland e il maresciallo Bouffllers e portarono alla stipulazione dei preliminari di pace tra la Francia e le potenze marittime. Rimaneva da superare la resistenza dei ministri imperiali animati dal proposito di annullare tutta la politica francese delle riunioni. Ma Luigi XIV, valendosi delle buone disposizioni di Londra e dell'Aia, dell'accordo col duca di Savoia, e della debolezza spagnola, rifiutò di porre anche solo in discussione la sua sovranità sull'Alsazia e fissò un termine perentorio per l'accettazione delle proprie offerte.
Il 20 settembre 1697 vennero sottoscritti tre trattati: il primo tra la Francia e la Spagna, in virtù del quale Carlo II ricupera i territorî perduti in Catalogna e nei Paesi Bassi; il secondo tra la Francia e l'Inghilterra, col quale Luigi XIV, riconosce Guglielmo III come sovrano della Gran Bretagna; il terzo tra la Francia e gli stati generali, che segna l'abbandono della politica del Colbert risolutamente ostile a ogni concessione commerciale agli Olandesi. Nei tre patti è riconosciuto e confermato il trattato di Torino tra la Francia e Vittorio Amedeo II.
Passò più di un mese prima che si potesse concludere anche il quarto trattato di pace con l'impero (30 ottobre 1697), in cui la Francia rinunciò a tutti i luoghi occupati "situés hors de l'Alsace" (art. IV). In sostanza Luigi XIV non riuscì, con la pace di Ryswyk, a raccogliere i frutti della lunga guerra e delle numerose vittorie militari e diplomatiche. Né giova sostenere ch'egli si mostrasse conciliante in previsione della lotta per la successione di Spagna. Di fatto, con la perdita dei preziosi acquisti del Richelieu in Lorena e col riconoscimento della nuova dinastia inglese, la politica dell'unità cattolica e della monarchia universale risulta irrimediabilmente sconfitta.
Bibl.: Il testo dei trattati in J. Du Mont, Corps universel diplomatique du droit des gens, Amsterdam-L'Aia 1726-1731, VIII; inoltre: H. Vast, Les grands traités du règne de Louis XIV, Parigi 1893-99; A. Moetjens, Actes et mémoires de la paix de Ryswick, L'Aia 1725; J. Du Mont, Mémoires pour servir à la parfaite intelligence de la paix de Ryswick, L'Aia 1799; Neubaus, Der Friede von Ryswick, Friburgo 1873; A. Legrelle, Notes et documents sur la paix de Ryswick, Lilla 1894; V. Koch, Die Friedensbestrebungen Wilhelms... Ein Beitrag z. Geschichte der Ryswyker Friedens, Tubinga 1903.