In immunologia, figura osservabile al microscopio ottico, generata dalla combinazione di una cellula disposta al centro di altri elementi che la circondano e che prendono contatto con essa: per es., le cosiddette r. E formate dalle emazie di montone che si combinano con la membrana dei linfociti T, grazie ai recettori da questi posseduti.
Nelle piante erbacee, disposizione a raggiera delle foglie, di solito alla base del fusto, determinata dalla brevità degli internodi, per es., nel dente di leone. Il trattamento con sostanze ormonali provoca nelle piante a r. l’allungamento degli internodi.
Si chiama r. anche la malattia delle piante caratterizzata da estrema riduzione degli internodi o dei piccioli, per cui le piante colpite appaiono nane. È determinata da virus o da carenze alimentari.
Il moto a r. è quello su orbite ellittiche attorno a un punto centrale, con deriva angolare continua dell’orbita, come il moto degli elettroni nell’atomo con orbita molto eccentrica.
Nelle costruzioni meccaniche, piastrina metallica circolare (fig. A), nell’uso corrente detta anche rondella, generalmente di acciaio con un foro centrale, che, interposta fra un dado di un bullone (o la testa di una vite) e il pezzo contro il quale deve essere stretto, aumenta la superficie di appoggio (r. di appoggio), così da assicurare un miglior serraggio. Nei bulloni soggetti a vibrazioni la r. contribuisce anche allo smorzamento delle stesse, rendendo più difficile l’allentamento dei dadi. Per quest’ultimo scopo sono particolarmente adatte le r. di sicurezza (fig. B), dotate di linguette a o di naselli che, dopo serraggio del dado, vengono ripiegati contro quest’ultimo; le r. Grover (fig. C) sono ottenute con un taglio smussato e una deformazione tale da risultarne l’asse conformato a elica cilindrica; le r. Belleville (fig. D) sono a forma di superficie tronco-conica di apertura molto grande; le r. dentate (fig. E), invece, possono essere provviste di dentatura esterna o interna o di entrambe: i denti hanno le estremità arricciate, in modo da costituire spigoli mordenti elastici che ostacolano la rotazione del dado.
In estensimetria, tipo di estensimetro elettrico a resistenza che permette la misura della deformazione in stati di sollecitazione pluriassiali. È composta da due o più estensimetri variamente disposti. Con una r. di 2 estensimetri orientati a 90° è possibile determinare lo stato di deformazione in un piano quando siano note le due direzioni principali, disponendo appunto i due elementi orientati secondo queste direzioni. Con una r. composta da 3 estensimetri (o da 4, utilizzando per controllo il dato fornito dal quarto) disposti a 45° o a 60° su un piano, si determina lo stato di deformazione nel piano anche se non sono note le direzioni principali.
Nelle costruzioni civili, disco metallico con numerosi fori spesso a forma di fiore, che si dispone alle estremità delle canne di aerazione per impedire che possano essere ostruite da eventuali materiali grossolani.
In gioielleria, forma di taglio delle pietre preziose (detta anche rosa), costituita da una piramide con un numero vario di facce limitate inferiormente da una larga faccia basale.