ROSARNO (A. T., 27-28-29)
Paese e comune della provincia di Reggio di Calabria. Il paese sorge a 61 m. s. m. presso la riva sinistra del Mesima su un residuo di terrazzo quaternario, dove si può ritenere sorgesse la greca Medma (scavi di P. Orsi del 1912-19). Già feudo dei Pignatelli di Monteleone, distrutto dal terremoto del 1783 e poi rifatto, decaduto sino ad avere 280 ab. nel 1818, risorse nel corso del sec. XIX ed è ora centro agricolo notevole (olî, vini, agrumi) con stazione ferroviaria della Napoli-Reggio a 1 km. di rotabile dall'abitato. A 7 km. a SO. di Rosarno, sul mare, è il centro di San Ferdinando, un vasto e caratteristico villaggio agricolo, sorto in seguito ai lavori di bonifica iniziati nel 1818 dal marchese Vito Nunziante, da lui compiuti per la parte idraulica e continuati e condotti a notevolissimi risultati agrarî e sociali, sino a oggi, dai suoi discendenti. San Ferdinando ha una colonia agricola dovuta pure ai Nunziante, per orfani del terremoto 1908 e poi della guerra mondiale. La popolazione complessiva del comune era nel 1871 di 3584 ab., di 7232 nel 1901, di 11.296 nel 1931, dei quali 7048 a Rosarno e 3523 a San Ferdinando. Il territorio del comune (55,84 kmq.) fa parte del comprensorio della vasta bonifica della Piana di Rosarno, in via di attuazione.
La piana, della superficie di circa 18.000 ettari, percorsa da numerosi corsi d'acqua, tra i quali il Mesima, il Metramo e il Vacale, era preda a un profondo disordine idrografico, al quale solo per circa 2000 ettari aveva posto riparo la coraggiosa iniziativa del Nunziante. Il cardine della bonifica di Rosarno, iniziata nel 1930, è stata la sistemazione del Mammella, che, deviato inopportunamente nel 1850 dal suo corso naturale, è stato oggi con i lavori di bonifica riportato al suo antico letto. Le arginature del Mesima, del Metramo e del vacale hanno completato la disciplina delle acque dei fiumi, e canalizzazioni imponenti hanno convogliato le acque basse che impaludavano. Una completa rete stradale facilita le comunicazioni e rende agevole il trasporto delle derrate.
Ecco le cifre che sintetizzano il lavoro: strade per circa 20 km.; nuove inalveazioni del Mammella, km. 9; canalizzazioni per 23 km.; sistemazioni di alvei per 16 km.; arginature di fiumi per circa 20 km. Il tutto è stato compiuto in due milioni di giornate lavorative.
Bibl.: F. Nunzinate, La bonifica di Rosarno e il villaggio di S. Ferdinando, Firenze 1929; A. Fontana, Le bonifiche delle piane di S. Eufemia e di Rosarno, in Opere pubbliche, III, agosto-settembre 1933.