RONCET (dal fr. ronce "rovo"; fr. roncet, court noué; sp. roncet; ted. Reisigkrankheit, Krautern der Reben; ingl. little leaf, short joints)
Voce usata per la prima volta in Borgogna verso il 1890 a indicare un arricciamento della vite, ma diventata poi di uso comune anche in altri paesi e specialmente nelle nazioni latine; nei paesi tedeschi è pure usato il nome Roncetkrankheit. Sembra che all'inizio s'indicasse con la parola roncet una malattia della vite di natura incerta, forse parassitaria, che si manifestava col rachitismo degli organi aerei. Comunque sia, essa è rimasta a indicare l'arricciamento (v.), cioè un' infezione o un complesso d'infezioni da virus, che si trasmettono per talea e col terreno e che si osservano nelle zone viticole.
Le piante colpite vivono generalmente in modo irregolare e fruttificano poco o niente. Si presentano cespugliose con ramificazioni dense e brevi per il sensibile raccorciamento degl'internodî e per lo sviluppo di numerose ramificazioni secondarie e terziarie; hanno le foglie piccole, deformate, profondamente dentate e talora anche maculate; e sono caratterizzate anatomicamente dai cordoni endocellulari o cordoni del Petri nei vasi legnosi e dai corpi d'Ivanowski nelle cellule del cambio. Sono particolarmente soggette alla malattia gl'ibridi e le varietà della Vitis rupestris.
Bibl.: P. Viala, Les maladies de la vigne, Montpellier 1893; G. Pantanelli, Sui caratteri dell'arricciamento e del mosaico della vite, in Malpighia, 1912; L. Petri, Ricerche sull cause dei deperimenti delle viti in Sicilia, in Mem. R. staz. pat. veg. Roma, 1912, p. 212: id., Sull'arricciamento della vite, in Boll. R. staz. pat. verg. Roma, 1931.